varie, 30 marzo 2009
Gabriele R., 55 anni. Originario di Sanremo ma residente a Genova, geometra, separato da un anno e padre di un maschio, «molto per bene ma chiuso di carattere», a settembre aveva perso il lavoro, da allora si era presentato in molte ditte ma nonostante i suoi talenti («Sono specializzato in brevetti») nessuno l’aveva voluto
Gabriele R., 55 anni. Originario di Sanremo ma residente a Genova, geometra, separato da un anno e padre di un maschio, «molto per bene ma chiuso di carattere», a settembre aveva perso il lavoro, da allora si era presentato in molte ditte ma nonostante i suoi talenti («Sono specializzato in brevetti») nessuno l’aveva voluto. Allora l’altro giorno scrisse due biglietti («Mi hanno detto troppi no, mi uccido», «Non spendete soldi per i miei funerali»), uscì dal suo appartamento di Molassana, quartiere operaio alle spalle di Genova, camminò fino a un bosco, scelse un posto appartato, tirò fuori la corda che aveva appena comprato, se la strinse al collo, l’altro capo lo appese a un albero sul ciglio di un fosso, e saltò giù. Pomeriggio di domenica 29 marzo in una zona boschiva di Bavari, nell’immediato entroterra genovese.