varie, 30 marzo 2009
Gianfranco Bonavita, 31 anni. Romano, qualche problema con la droga, sabato sera andò a ballare con alcuni amici tra cui un Massimiliano Lustri di anni 36, ex topo d’appartamento, detto il "Robin Hood del Testaccio” perché un tempo occupava case sfitte per consegnarle e poveri e sfrattati
Gianfranco Bonavita, 31 anni. Romano, qualche problema con la droga, sabato sera andò a ballare con alcuni amici tra cui un Massimiliano Lustri di anni 36, ex topo d’appartamento, detto il "Robin Hood del Testaccio” perché un tempo occupava case sfitte per consegnarle e poveri e sfrattati. In discoteca il gruppetto disse qualche frase sconcia a una cubista, quella riferì tutto al fidanzato, fuori del locale scoppiò una rissa, d’un tratto qualcuno tirò fuori un coltello e il Bonavita si beccò la lama dritto al cuore (Lustri e gli altri due se la cavarono con qualche ferita). Alle 5 di notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo davanti al Gran caffè imperiale in via del Gazometro, quartiere Testaccio, Roma.