Antonello Capone, La Gazzetta dello Sport 27/3/2009, 27 marzo 2009
Antonello Capone per La Gazzetta dello Sport Giovedì e venerdì sono stati decisivi per il futuro della Lega calcio
Antonello Capone per La Gazzetta dello Sport Giovedì e venerdì sono stati decisivi per il futuro della Lega calcio. I presidenti della serieA ne avrebbero parlato esplicitamente nell’assemblea di giovedì e ieri nel corso di un fitto incrocio di telefonate e incontri riservati: in tarda serata la maggioranza avrebbe raggiunto l’intesa per lanciare la candidatura alla presidenza della Lega del manager Maurizio Beretta, 53 anni, giornalista milanese residente a Roma, con le esperienze e le conoscenze che secondo i presidenti servono al nostro calcio. Federica Guidi e Maurizio Beretta Ultimamente in Confindustria: direttore generale con Luca di Montezemolo dal 2004 al 2008. Prima in Fiat: dal 2001 direttore relazioni esterne e comunicazione e dal 2003 direttore relazioni istituzionali e internazionali. Crescita in vent’anni di Rai: al Tg1 redattore, inviato, caporedattore economia e sindacale, vicedirettore. Poi manager: direttore delle relazioni istituzionali e internazionali, direttore Divisione Uno con responsabilità su budget e palinsesti di Rai 1, Rai 2, Tg1, Tg2 e Rai Sport (da lui è dipeso l’acquisto degli highlight dalla Lega). Nel 2000 direttore di Rai Uno. E’ stato anche consigliere dell’Upa, Utenti pubblicità associati, intenditore di tutti i meccanismi che regolano l’Auditel. Cobolli Gigli I presidenti avrebbero discusso su quale mandato conferire a Beretta che proporrebbero dopo che sarà varato il nuovo regolamento (martedì o entro i primi venti giorni di aprile): effettuare un fitto e continuo lavoro di lobby per favorire il varo e lo sviluppo di leggi e strumenti per la realizzazione di stadi di proprietà di ultima concezione e per equiparare il sistema della fiscalità italiana a quello dei club più forti concorrenti europei, per esempio Spagna e Inghilterra. Ma anche strumenti per lo sviluppo commerciale e la tutela dei marchi, per una comunicazione di respiro nazionale e internazionale, per accordi con altre Leghe. Sarà un manager quindi che dovrà stare soprattutto a Roma, a diretto contatto con il Governo e il Parlamento, pronto a offrire spunti alle Commissioni. Ma i presidenti chiederebbero a Beretta di rendere continuamente conto ai nuovi organi della Lega, con l’assemblea sovrana. Tutti lavorerebbero con l’advisor Infront per i diritti tv. Prima, ma in futuro non sola fonte di ricavi. claudio lotito Nell’assemblea di giovedì la serie A trova l’intesa sui rappresentanti in Consiglio federale: Lotito della Lazio e Cobolli Gigli o Moratti: i presidenti di Juventus e Inter troveranno l’accordo. Uno in Figc e l’altro in consiglio di Lega. Vice presidente vicario in Lega, Rosella Sensi. Già giovedì si dà qualche accenno anche al futuro presidente di Lega («Uno che sappia fare lobby») e all’organigramma. Galliani sarà presidente della A, ma al di là del ruolo la sua autorevolezza all’interno della Lega è fuori discussione e riconosciuta da tutti. Anche dalla B che sa benissimo che se oppone un no al regolamento, dopo dieci minuti la A fa la Lega da sola. Ma in Lega si tratta molto e la A, in definitiva, non desidera la scissione: ma chiede un regolamento nuovo che renda la Lega una vera confindustria efficiente e capace di contare, con chi muove il motore del calcio in grado davvero di guidare. Zamparini del Palermo con la concretezza friul-lombarda osserva: «è il do ut des che la B chiaramente utilizza per domandare garanzie che sono soprattutto economiche. la capisco, troveremo un accordo». Galliani fotografa: «Stiamo discutendo su un accordo, ma l’è dura». Il presidente Matarrese: «Faccio da collante tra le due categorie». Nella sostanza la B chiede che anche dal 2010, cioè da quando i diritti saranno collettivi, venga garantito dalla A un gettito minimo di 70-80 milioni. Come trovarli? La linea è destinare alla serie B gran parte di quel 6% dei diritti tv che per legge devono essere ridistribuiti nel sistema e con ciò contemplando anche le altre Leghe e altri sport. Antonio Matarrese e Flaminia Patrizi Montoro I presidenti accelerano per dare un nuovo governo alla Lega, ma prima deve passare il regolamento e quindi è difficile prevedere se martedì riusciranno a fare tutto. L’obiettivo è votare almeno i consiglieri federali (due di A, uno di B) in modo da partecipare al consiglio federale del 3 aprile. E’ stato dato tempo fino ad aprile per il presidente. Che potrebbe arrivare già martedì se l’ottimismo di alcuni sarà vincente. Ma potrebbe essere eletto anche prima o dopo Pasqua. Galliani: «L’ipotesi commissariamento è davvero remota». Matarrese cerca la battuta: «I commissari lasciamoli alla polizia». [28-03-2009]