Elisa Messina, Novella 2000, n. 14, 02/04/2009, pp. 26 ཿ 29, 2 aprile 2009
Giuseppe Picone. Etoile dell’Opera di Roma. Napoletano. Per molti è il rivale numero uno di Roberto Bolle
Giuseppe Picone. Etoile dell’Opera di Roma. Napoletano. Per molti è il rivale numero uno di Roberto Bolle. *** Ama fare il bagno la sera. «Da quando sono stato in Giappone ho scoperto il piacere di andare in una Spa ogni sera. Infatti lì ballavo benissimo: il fisico andava da solo. Al mattino mi svegliavo fresco e leggero: mi sembrava di avere 20 anni invece di 30». *** Tra i riti scaramantici un anello al dito medio della mano destra, un rosario. «Me lo ha portato mio fratello Raffaele da Assisi. In scena lo porto sempre». *** Ha due fratelli e una sorella, Raffaele, Maria, Pierluigi. «Io sono il più piccolo». «I miei fratelli sono tutti nelle forze dell’ordine: Finanza, vigili urbani, aeronautica». *** «Ho iniziato a fare danza a 9 anni, ma a 16 avevo già un ruolo da primo ballerino in Francia: quest’anno festeggio 17 anni di carriera. Non avevo ancora 12 anni quando sono arrivati al San Carlo, dove studiavo, Beppe Menegatti e la moglie Carla Fracci e mi hanno scelto tra tutti gli allievi per interpretare il ruolo del ballerino Nijinski. Mi ritrovai in scena a ballare con la Fracci: lì ho capito che avevo qualcosa di speciale e che le danza sarebbe diventata la mia vita. Non ho fatto l’adolescenza dei miei coetanei. La mia vita è fatta di viaggi e allenamenti continui. Non posso fare progetti a lunga scadenza». *** «Adoro la musica e il cinema. Da quando ho fatto il musical tratto da Casablanca ho scoperto il cinema americano degli anni ”30 e ”40. E mi sono innamorato della Hollywood glamour».