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 2009  aprile 02 Giovedì calendario

«A livello internazionale vi è un crescente riconoscimento che il nucleare dovrà essere esteso per mitigare le emissione di CO2, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili

«A livello internazionale vi è un crescente riconoscimento che il nucleare dovrà essere esteso per mitigare le emissione di CO2, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili. Il nucleare deve essere riconosciuto come una fonte di energia elettrica carbon free». I rappresentanti delle 10 maggiori compagnie elettriche del mondo, riuniti a Taormina il 18 e 19 marzo, hanno individuato nello sviluppo delle centrali atomiche uno dei punti di forza per affrontare il problema del riscaldamanto globale. L’incontro ha preparato il summit romano di primavera dell’E-8, l’organizzazione internazionale guidata dal presidente Enel, Piero Gnudi, che comprende i big dell’energia elettrica. Oltre all’Enel ne fanno parte due compagnie americane, due canadesi, due giapponesi, l’Edf francese, la russa RusHidro e la tedesca Rwe. Al congresso romano parteciperanno anche aziende di Cina, Messico, Sud Africa, Egitto e Brasile. Ancora incerta la presenza dell’India. Nell’incontro di Taormina, a cui ha partecipato la Cina, i rappresentanti dell’E-8 hanno invitato i governi a sviluppare insieme al nucleare le altre tecnologie che possono ridurre le emissioni di gas a effetto serra, come i grandi impianti idroelettrici, i progetti per le energie rinnovabili e le centrali a carbone ”pulito” che usano la tecnologia della cattura e dello stoccaggio della CO2.