Francesco La Licata, La Stampa 27/3/2009, pagina 38., 27 marzo 2009
Edda Ciano, confinata a Lipari nel 1945, s’innamorò del capopolo comunista locale, Leonida Buogiorno, ufficiale degli Alpini e partigiano della Resistenza in Francia
Edda Ciano, confinata a Lipari nel 1945, s’innamorò del capopolo comunista locale, Leonida Buogiorno, ufficiale degli Alpini e partigiano della Resistenza in Francia. S’incontravano spesso sulla terrazza della Petite Malmaison, dove trascorrevano le notti a fare l’amore, a recitare versi dell’Odissea, a parlare in inglese e francese, a urlare poesie rivolti al mare. L’idillio durò nove mesi, poi Edda Ciano lasciò l’isola e si trasferì a Capri, dove suscitò la gelosia di Leonida Buongiorno frequentando il gioielliere napoletano Chanteclair. Lei gli scriveva: «Mio carissimo e unico comunista, vi amo assai. Adoro le vostre effusioni in inglese». E: «Adorabile allievo di sieur Palmiro: non trovate che nei confronti dell’amore la politica non ha alcun fascino?». S’incontrarono di nuovo a Lipari, poi il matrimonio di lui e la fine della storia voluta dalla Ciano. Gli scriveva: «Siate felice», ma poi disperata si rase a zero tutti i capelli: «Sono identica a mio padre». Infine, a sessant’anni compiuti, si videro di nuovo a Lipari dove Buongiorno la portò a vedere il muro sul quale aveva fatto incidere i versi dell’Odissea che venticinque anni prima le recitava sulla terrazza della Petite Malmaison.