Salvatore Dama, Libero 27/03/2009, 27 marzo 2009
Altro che fichi secchi: il matrimonio tra Forza Italia e Alleanza nazionale costa. E quanto costa: all’inizio gli amministratori dei partiti avevamo messo in bilancio un investimento che si aggirava attorno ai 3 milioni di euro
Altro che fichi secchi: il matrimonio tra Forza Italia e Alleanza nazionale costa. E quanto costa: all’inizio gli amministratori dei partiti avevamo messo in bilancio un investimento che si aggirava attorno ai 3 milioni di euro. Cifra rivista al rialzo. A conti fatti, ma è una stima ancora relativa, si sarebbe arrivati intorno ai 7 milioni di euro. Forse un record assoluto per un’assise di partito. Ma Silvio Berlusconi è così. Quando si tratta di fare bella figura, il Cavaliere non bada a spese. E gli alleati, loro malgrado, si sono dovuti adeguare. L’esborso maggiore tocca agli azzurri, comunque. E ciò in ragione del primo accordo sul Popolo della Libertà, quello sottoscritto dai fondatori nel febbraio 2008 e depositato presso lo studio di un notaio di Roma. Compromesso secondo cui Forza Italia partecipa alle spese del nuovo partito al 75 per cento e An al 25. i viaggi del cavaliere Dove finiscono tutti questi soldi? Anzitutto in prenotazioni alberghiere. I delegati al congresso del PdL sono seimila. E ognuno, arrivato a Roma, avrà a disposizione una stanza doppia per le notti di venerdì e sabato. Allo scopo sono stati opzionati ben 120 hotel della capitale. Tutti pagati dalla organizzazione congressuale. Fatto che ha stupito deputati e senatori di entrambi i partiti. In passato, nel caso di altre assemblee congressuali, i parlamentari venivano ”tassati” oltre il costo della stanza d’albergo. E questo per poter offrire una sistemazione gratuita ai delegati ”meno facoltosi” di quelli dotati di un seggio in Parlamento. Stavolta no. tutto messo in conto al nuovo partito. C’è poi da saldare la fattura alla società che s’è occupata di organizzare tutto l’evento. Si tratta della Enac, azienda fiorentina specializzata in grandi eventi. Anche se una manifestazione così ”popolosa” probabilmente non le era mai capitata. « uno dei più importanti congressi al mondo», spiega il titolare Stefano Gabrielli. Seimila delegati, circa mille giornalisti, centinaia di ospiti. Con questi numeri nulla può essere lasciato al caso. Ci saranno 150 autobus per permettere ai delegati di spostarsi dagli hotel alla Fiera e viceversa. Nei padiglioni i congressisti troveranno 250 tra hostess e steward. Oltre a un catering pronto a servire novemila pasti nelle giornate di oggi, sabato e domenica. Il menù? Sarà tricolore: mozzarelle di bufala (ce n’è una provvista di 400 chili), lasagna al forno, vari secondi, dolci. Per dissetare i congressisti ci sono 10 mila litri d’acqua e 2.500 di vino. an cerca l’anti-calabria Il palco è la trasposizione in tre dimensioni della grandeur berlusconiana: 600 metri quadrati che richiamano l’immagine di un ponte. E dominati da uno sfondo di 500 metri illuminato da tre videowall. Uno centrale da 100 metri quadrati su cui andranno le immagini dell’oratore di turno. E due laterali da 200 metri quadrati su cui scorreranno immagini evocative. Tutto scelto da Silvio in persona: «Gli abbiamo sottoposto una decina di soluzioni diverse», spiega Mario Catalano, architetto di fiducia del Cavaliere. E lui ha scelto «la linea di un giovane partito nel quale trovino casa i giovani iscritti». il giovanilismo la chiave. Anche del nuovo inno del PdL. Le parole sono del premier. Chi l’ha sentito, dice che il testo è diverso dalle altre canzoni che portano la firma di Berlusconi. I nuovi concetti sono «la fiducia nel futuro», «l’entusiasmo giovanile», «il proverbiale ottimismo» del Cavaliere. E sempre una giovanissima, Annagrazia Calabria, deputata 26enne, sarà la madrina del congresso. Fatto, raccontano, che avrebbe scatenato le gelosie di Alleanza nazionale. Alla ricerca, nelle proprie file, di una speaker altrettanto giovane e carina, che presenti l’intervento di Gianfranco Fini.