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 2009  aprile 01 Mercoledì calendario

Simona Ventura intervista per ”Chi” Morgan sulla sua storia con la Corvaglia. Come vivi il tuo ruolo di personaggio pubblico dopo il successo di X Factor? «Non mi rendo conto di ciò che succede, non voglio essere consapevole

Simona Ventura intervista per ”Chi” Morgan sulla sua storia con la Corvaglia. Come vivi il tuo ruolo di personaggio pubblico dopo il successo di X Factor? «Non mi rendo conto di ciò che succede, non voglio essere consapevole. Non posso montarmi la testa. Tra l’altro non sono nemmeno sicuro di sapere di sapere chi sono». Un tempo mi parlavi della morte, da due anni a questa parte fai discorsi positivi. Cos’è cambiato? «Sono un pessimista attivo. Mi attira il pessimismo poetico ma, nei fatti, sto al mondo e mi piace». Quante volte ti sei innamorato? «Due. La prima a sedici anni, una cotta di quelle pazzesche che piangi e non vuoi mangiare né dormire. Fingevo di volermi ammazzare, di lasciarmi cadere dal monumento ai caduti di Monza. Era un periodo ”decadente”». La seconda volta è stata con Asia Argento. «Sì. Nella mia prospettiva credo che, se lei avesse saputo cosa fare di quello che le avevo messo in mano, cioè tutto me stesso, poteva diventare un rapporto giusto, fatto di quotidianità, confidenza, unione nelle difficoltà. Ma lei non accettava il mio lato debole, quello non da vincente, e io sentivo che una parte di me non veniva compresa. Non sapeva gestire il volto non accettabile della mia emotività». In quale momento sei della tua vita, come è entrata Maddalena Corvaglia? «In questo momento sono entusiasta, vedo questa cosa in modo positivo e penso che abbia le basi per diventare una storia vivibile, perché siamo onesti fin dall’inizio. E questo a costo di rischiare di perdere una persona perché ti fai vedere in un tuo lato debole. Ma se l’altro capisce la tua umanità, che è piena di difetti, anche i difetti sono belli». Un difetto di Maddy? «Che va in palestra».  un difetto? «Lo è quando vado a casa sua e non la trovo perché è in palestra». Essere in coppia ti rende sereno? «Sono in una fase paradisiaca, in cui mi piace tutto: raccontare quello che faccio, ascoltare. Mi piacciono le piccole cose. Mi accorgo che dopo un po’ nei rapporti subentra l’insofferenza. Come dice Battiato nel Il mito dell’amore: ”Mi tocchi il cuore e la libertà, ma solo l’idea mi fa sentire prigioniero”».