Paolo Conti, Corriere della sera 24/3/2009, 24 marzo 2009
QUEL FEELING CON GIANNI LETTA AL CIRCOLO CANOTTIERI
«Paolo Garimberti? Un collega serio, cortese, affidabile. Sono stato con lui molte volte, impegnato in diversi servizi di politica internazionale... Se verrà confermata la voce, ne sarei contento» Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e giornalista, parla benissimo di Paolo Garimberti, ora che l’ex direttore del Tg2 è a un passo dalla presidenza della Rai. Poi aggiunge: «Rendiamo l’onore delle armi a Claudio Petruccioli».
Ponti d’oro, in area Pdl, a Garimberti che si dirige verso il settimo piano di viale Mazzini. Ma nella conclusione di questa storia non c’è solo la vecchia amicizia tra Garimberti e Bonaiuti. Ha sicuramente pesato molto un legame di circolo, il prestigioso Canottieri Roma, dove da anni sono iscritti sia il sottosegretario Gianni Letta che Paolo Garimberti. Per anni hanno avuto gli armadietti vicini. Qualcosa più di una semplice familiarità. Chi conosce gli usi politici romani, sa bene che certe connessioni extra Palazzo pesano ben più di tante cordate ideologiche.
Ma le vicende Rai sono piene di contrappassi e contraddizioni, anche grazie al tempo che passa. Perché parliamo dello stesso Paolo Garimberti che nel novembre 1994 venne sollevato dall’incarico come direttore del Tg2 da una Rai presieduta da Letizia Moratti: tempi in cui si fece piazza pulita della «Rai dei professori» presieduta da Claudio Demattè, che col direttore generale Gianni Locatelli aveva scelto l’editorialista de «la Repubblica» per l’incarico al Tg2. La decisione di togliere la poltrona del Tg2 a Garimberti, nel 1994, venne attribuita a Silvio Berlusconi.
Giampaolo Pansa ironizzò: «Non capisco perché il Cavaliere voglia cambiare uno come Garimberti, che è completamente allineato...» Tutta colpa di un titolo di apertura dedicato agli esami di riparazione aboliti dal ministro Francesco D’Onofrio. Paolo Garimberti non aspettò tempo per rispondere: «Pansa ha sbagliato esempio, l’abolizione degli esami è importante. Che c’entra Berlusconi? » Al suo posto arrivò Clemente Mimun. E Garimberti si ritrovò sui giornali nella lista degli «epurati eccellenti», accanto per esempio a Demetrio Volcic.
Ma è acqua passata. Anzi, passatissima, a giudicare dai complimenti di Paolo Bonaiuti. Adesso Garimberti è atteso al varco da molti, dal centrodestra come dal centrosinistra. Ci saranno scelte «di grande rilievo politico» da compiere (come dice Paolo Gentiloni). Ovvero decidere un probabile ricambio al Tg1, un nuovo direttore per Raiuno per poi passare a chissà quante altre caselle (Tg2 rimarrà in quota Pdl-An e Raidue alla Lega? Tg3-Raitre graviteranno ancora in area centrosinistra?). Tutto dipenderà da lui e da Mauro Masi, designato direttore generale. I due troveranno quel difficile equilibrio che impedirà il tradizionale rito di viale Mazzini, cioè la contrapposizione tra presidente e direttore generale? Chissà.