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 2009  marzo 25 Mercoledì calendario

DIMMI DAMMI FAMMI

di Claudio Sabelli Fioretti Aliberti editore -

LE COSE CHE LEI DICE E CHE LUI NON SOPPORTA

«Che cosa stai pensando?». Frase inutile, se lui avesse voglia di parlare e di spiegarti a che cosa sta pensando lo farebbe. Quando l’uomo non parla, non pensa. La donna è curiosa come una gallina. Se l’uomo dice la prima cosa che gli viene in mente, diventa una belva.

«Sei sempre il solito». Frase idiota. La donna la pronuncia per mostrare che la sua disistima nei confronti dell’uomo viene da lontano. Il vero uomo sopporta di essere disprezzato ma non sopporta di essere disprezzato e deriso contemporaneamente.

«Tu non mi ascolti». Lui spesso non ti ascolta. E sai perché? Perché tu parli ”al femminile”. Il tuo tipo di conversazione lui proprio non lo capisce. Soprattutto non capisce come tu abbia fatto ad accorgerti che non ti stava ascoltando. Tu, come tutte le donne, hai bisogno di un traduttore simultaneo. Lui, come tutti gli uomini, è per la chiarezza e la trasparenza.

«Sei peggio di tua madre». Una frase per far male, per colpire basso, per far piangere di disperazione. una frase diabolica, scientifica. Prende due piccioni con una sola fava, colpisce madre e figlio contemporaneamente. Per lui essere considerato peggio di sua madre è il punto più basso raggiunto nella sua squallida vita.

«C’è qualcosa che non va?». Se c’è qualcosa che non va, prima o poi lui lo dice. Se lui non lo dice, vuol dire che non c’è niente che non va. Ascoltare il lamento di un uomo è la tortura più impietosa alla quale si possa sottoporre un essere umano dopo la lettura obbligatoria di un libro di Emilio Fede.

«Ti piace come sono vestita?». Quando una donna chiede al suo uomo se è meglio mettere il tailleur rosso o i pantaloni grigi ha una sola idea in testa: il tubino nero. La risposta del Vero Uomo («Cara, metti quello che ti pare, a me piaci nuda») crea uno scompenso ormonale nella donna, la quale si tufferà nell’armadio quattro stagioni e non ne uscirà prima di quarantacinque minuti.

«Non mi porti mai a teatro». la sindrome di Santippe, la lamentela continua che all’uomo procura l’inabissamento della soglia d’attenzione e l’accartocciamento dei padiglioni auricolari. Quanto la Santippe che è in te si scatena, il lagnometro di lui entra in azione e segna allarme rosso. Il tuo intento è solo quello di immettere un gigantesco senso di colpa nel suo animo. Inutilmente, lui è ormai vaccinato per la sindrome di Santippe. Il senso di colpa è un virus che infetta il software di ogni essere umano di sesso femminile. L’uomo ha l’antivirus incorporato.

«Guadagni veramente poco». Sentirsi rinfacciare l’insuccesso professionale causa un dispiacere nell’uomo che è superiore perfino a quello che prova quando l’amante mette pubblicamente in dubbio il suo vigore sessuale.

«Mi ami?». I casi sono due. Primo: lui ti ama, e pensa di dimostrartelo tutti i giorni con la sua fedeltà, con la sua dedizione, con la sua presenza. Per questo non sopporta che tu abbia bisogno di una verifica costante. Secondo: lui non ti ama. E non ha il coraggio di dirtelo. Sentirselo chiedere lo fa impazzire perché lo mette di fronte alla sua vigliaccheria. La frase: «No, non ti amo, maremma maiala» non uscirà mai dalla sua bocca codarda. Lui non ti ama ma terrà la cosa nascosta a tutti, soprattutto a te.

LE COSE CHE LUI VORREBBE SENTIRSI DIRE E CHE TU NON DICI MAI

«Ti ascolto». Digli questa semplice piccola frase, due parole elementari, e vedrai il suo volto illuminarsi come se avesse scoperto il terzo segreto di Fatima. Non se lo aspetta. Mai potrebbe immaginarsi una simile sensibilità da parte tua. Certo, ti costa, ma tu fai l’esperimento. Digli: «Vuoi sapere che cosa è successo oggi?». Un’improvvisa cataratta appannerà i suoi occhi. Il coma irreversibile è un gioco da bambini in confronto alla catalessi che si impadronirà di lui.

«Ti voglio bene per come sei». Va bene, è una bugia. Lui ci crederà e si convincerà che tu non tenterai più di cambiarlo.

«Adesso ti racconto i fatti». Non hai nulla da raccontare? Impara a memoria l’Anabasi di Senofonte e comincia a raccontargli di quando l’armatura dei diecimila mercenari greci assoldati da Ciro il Giovane vinse a Cunassa contro l’esercito di Ataserse II, imperatore di Persia. Se sarai convinta nella recitazione lui non si accorgerà che sono passati duemila anni.

«Va tutto bene». L’uomo considera la donna come noiosa portatrice di problemi e considera se stesso come brillante portatore di soluzioni.

«Tua madre è proprio simpatica». Le probabilità che esista una donna capace di dire queste piccole e semplici cinque parole sono inferiori a quelle di vincere al Superenalotto due volte di seguito. Più banalmente, questa donna non esiste. Eppure, se tu avessi il coraggio di dire questa piccola bugia, conquisteresti il tuo uomo senza dover ricorrere alle tue incredibili doti culinarie oppure a faticosi e raffinati giochi amorosi.

«Mi fai un buco col trapano?». Se lui è appassionato di fai da te questa è la richiesta più sexy che tu possa rivolgergli. Nel fai da te lui riversa tutta la sua carca erotica. Lui è capace di orgasmi multipli di fronte al perfetto funzionamento di un seghetto alternativo.

«Dove vuoi andare in vacanza quest’anno?». Se riesci a convincere il tuo uomo che è lui a prendere le decisioni strategiche, tutta la tua vita filerà via più liscia.

LE COSE CHE TU FAI E LUI NON SOPPORTA

Seguire una dieta. L’uomo non sopporta una moglie a dieta. Tu dici che lo fai per lui, ma menti spudoratamente. La dieta è una concentrazione su te stessa che esclude gli altri, compreso lui.

Cambiare continuamente look. Tagliarsi i capelli, tingerli, passare improvvisamente dalla minigonna da teenager ai sottanoni da zingara, cambiare il colore del rossetto. Ogni volta per l’uomo è uno choc. Si chiede: «Perché lo fa?». L’uomo trae dalla consuetudine la sua sicurezza. Nel suo intimo, e nella vita di tutti i giorni, cerca solo antiche certezze. Nessun uomo è un rivoluzionario tra le mura di casa sua. Vuoi fare un esperimento? Indossa per un mese lo stesso vestito. Noterai in lui uno sguardo, se non compiaciuto, sereno, tranquillo, riposato. Sa che la situazione è calma, che nessuno in casa ha grilli per la testa.

Deriderlo davanti ad altra gente. Se metti alla berlina il tuo uomo a una cena tra amici, se lo ridicolizzi rivelando particolari intimi o difetti nascosti, se lo costringi a difendersi, se fai idiozie di questo genere ti ritrovi accanto senza accorgertene una belva. E se usi la tecnica delle frecciatine allusive dico-e-non-dico, peggio ancora.

Porsi al centro dell’attenzione. Quando lei è troppo vispa e si comporta come se stesse su un palcoscenico, lui si secca. La donna per piacere veramente al suo uomo non deve superare certi livelli di visibilità mettendolo in imbarazzo. Però non deve nemmeno fare l’orsacchiotta. Se fa la diva fatale e piace, lui diventa geloso. Se fa la primadonna senza riuscirci, facendo la figura di una peracottata, lui si vergogna per lei. Se fa la musona, lui non la porta più in giro.

Scomparire completamente. Se la donna è troppo scipita, scialba, sciapa, insulsa, insignificante, se veste come una vecchietta, se sta sempre zitta, se non ha mai un’opinione personale, se sembra provenire direttamente da due secoli fa, il suo uomo se ne vergogna.

Mettere il muso. La fase del muso può andare avanti per molto, anche per giorni. In questi casi gli uomini si dividono in due categorie. Alla prima categoria appartengono quelli che sanno benissimo che cosa c’è che non va e non insistono quando dici: «Niente». E quando cominci a parlare col gatto fanno finta di nulla e accendono la televisione perché ”Quelli che il calcio” è un appuntamento che non possono perdere nemmeno quando tu parli col gatto. Alla seconda categoria appartengono coloro che non sanno veramente che cosa c’è e che non va. Quando tu rispondi: «Niente» si mettono tranquilli, la fronte torna serena e accendono la televisione per vedere ”Quelli che il calcio”. Tu a questo punto potrai anche parlare col gatto per quattro giorni di seguito prima che lui cominci a preoccuparsi. Per il gatto.

LE COSE CHE LUI VORREBBE E CHE TU NON FAI

Accoglierlo in modo affettuoso al suo ritorno a casa. L’uomo è convinto di vivere ancora nell’età della pietra. Al termine di un’intensa giornata di caccia, superati mille pericoli, sconfitte belve, evitati burroni e tempeste, lui torna sano e salvo nella sua grotta e vuole un fuoco acceso. Ma che cosa ti costa qualche piccola attenzione?

Cucinare con cura. L’uomo adora la pasta. Se una sera vuoi farlo impazzire sul serio preparagli tre primi. Suggerisco: pasta con le patate, norma e puttanesca. Lo stendi per una settimana. Ti amerà, oh se ti amerà! Clinton non avrebbe mai mollato Monica se, oltre a quello che fece sotto la scrivania dello Studio ovale gli avesse fatto anche le orecchiette con le cime di rapa.

Non avere troppe attenzioni per i figli. L’uomo è più geloso dei figli che degli amanti. Vederti che ti prodighi in continue cure per i bambini lo infastidisce. Tutto ciò che dai a un bambino lo considera tolto a se stesso. Picchia i bimbi quando lui è in casa, falli piangere di fame, fai a pezzi la loro Playstation. Lui farà finta di dispiacersi. Ma in cuor suo godrà. Uno scappellotto dato di sera a tuo figlio è garanzia di accoppiamento barbaro raggruppato e carpiato con tuo marito di notte. Uno schiaffo al giorno toglie il divorzio di torno.

Lasciargli il dominio sul telecomando. Se sei furba devi consentire al tuo uomo di guardare la televisione col telecomando in mano se vuoi arrivare alla pensione di anzianità senza passare per quella d’invalidità. Il telecomando è la continuazione del pene con altri media. Smanettare con il telecomando è per l’uomo un passo avanti rispetto alla masturbazione, che rimane pur sempre una delle migliori figure sessuali al di fuori del Kamasutra, con senso del ritmo e senza donne tra le palle. Lasciagli il telecomando, anzi, compragliene tre o quattro. Lo farai felice come un bambino.

Rispettarlo mentre legge il giornale. Se il tuo fine è ottenere il divorzio con alimenti berlusconiani, il sistema è buono: impedisci a tuo marito la lettura della Gazzetta dello Sport per trenta giorni di seguito. Non poter decidere come disporrebbe il centrocampo se fosse al posto di Mourinho lo fa sentire una merda.


LE COSE CHE TU FAI E LUI NON SOPPORTA IN AMORE


Confrontarlo con altri uomini. Lui è dispostissimo a credere a qualsiasi cosa tu dica. Evita di dirgli che è più ricco di Berlusconi: sa che non è vero. Non spiegargli che è più bello di Raoul Bova: per quanto presuntuoso e narciso, sa che non è possibile. Digli che è sexy, molto più sexy del tuo capufficio: ci crede e lo rendi felice.

Parlare dei tuoi ex. Se parli continuamente dei tuo ex fidanzati o ex mariti destabilizzi il tuo uomo. Tanto vale che gli dica chiaramente: «Ma guarda tu che pirla che mi sono andata a prendere»

Chiedergli delle sue ex. La curiosità della donna per le ex fidanzate dell’uomo nasconde in realtà una forma perversa di gelosia, la tremenda gelosia retroattiva. L’uomo si sente impotente quando deve giustificare relazioni passate delle quali non vede il motivo di vergognarsi.

Dirgli: «Tutto qui?». Il disconoscimento della vigoria sessuale è un dramma per l’uomo. E ha come effetto collaterale la perdita di ogni futura, eventuale, possibile, probabile libidine. Quando una donna dice: «Tutto qui?», nel novanta per cento dei casi ha goduto come una pazza, ha raggiunto dieci orgasmi consecutivi megagalattici. Allora perché lo fa? Nel migliore dei casi per darsi un tono, nel peggiore perché ha visto la gigantografia di una ex fidanzata discinta dietro il letto. Ma l’uomo è un fanciullone e non lo capirà mai, ntrerà in una crisi profonda dalla quale crederà di potersi riprendere consumando dosi massicce di Viagra e Cialis e accendendo un mutuo per andare dall’analista.

Dirgli: «Mi fai il solletico». Succede che lui un minuto prima era eccitato, in preda a un arrapamento galoppante, convinto di aver raggiunto alte e raffinate tecniche amatorie derivanti dallo studio a memoria dei primi dieci capitoli del Kamasutra rilegato in pelle di pitone acquistato alla televendita di Odeon Tv. Un minuto dopo è uno straccio, un pezzo di legno insensibile. Quando l’uomo da qualcosa che non piace, la tecnica migliore è indurlo a fare qualcosa di piacevole.

Fare scenate di gelosia. Un po’ di gelosia è gradita. La paranoia no. Dover giustificare telefonate silenti, ritardi sospetti, cene di lavoro improbabili è per l’uomo di grande fastidio. Le scenate di gelosia sono insopportabili. Lui tenta di difendersi, si ingarbuglia, fa casino, sbaglia date, ore, luoghi. E ti conferma nella convinzione di essere un porco traditore. E dire invece che proprio nell’ingarbugliamento c’è la prova della sua innocenza. Solo l’uomo traditore ha sempre tutti gli alibi pronti. L’uomo fedele non pensa di averne bisogno e si incasina. L’uomo traditore non arrossisce mai. L’uomo fedele, accusato ingiustamente, balbetta, suda, diventa afasico. Se le donne fossero esseri pensanti (purtroppo è ormai assodato dagli scienziati di tutte le più accreditate università che la donna è definita essere pensante solo per effetto di una penosa bugia politicamente corretta) capirebbero subito quando il loro uomo è fedele. Ma non sono esseri pensanti, sono esseri gelosi. E così costringono il loro uomo a precostituirsi alibi, tecniche di difesa, scuse plausibili, e, una volta in ossesso di alibi, tecniche di difesa e scuse plausibili, gli manca solo una cosa: l’amante. Non lasciatevi ingannare: prima l’alibi e poi l’amante. Non il contrario.

LE COSE CHE TU NON FAI E LUI DESIDERA IN AMORE

Dirgli quanto è bravo a letto. Magari non dirglielo subito. Sembrerebbe un atto dovuto. Diglielo la mattina dopo. Digli quello che ti pare, diglielo quando ti pare e come ti pare. Ma poi non metterti a ridere. Rovineresti tutto.

Dirgli: «Da te mi sento amata». una frase rara. il Gronchi rosa della coppia. Forse è perché gli uomini amano poco. Forse è perché le donne non sono mai contente. Se una donna comunque riesce a dirla con sforzi sovraumani, titilla grandiosamente l’ego del suo uomo.

Essere libertina, volgare, selvaggia. L’atto sessuale è porto franco. Oggi l’uomo desidera quello che un tempo l’avrebbe scandalizzato: la fantasia della donna, anche della ”sua” donna. Per accontentarlo devi scatenare tutta la tua fantasia. Evita di acquistare il pitone ma poi via, senza freni, dai tutta te stessa come se fossi alla partenza di una finale olimpica. Ma, mi raccomando, non farti il segno della croce prima.