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 2009  marzo 25 Mercoledì calendario

L’AREA METROPOLITANA DELLA MAGNA GRECIA


Ma lo sa l’onorevole Francesco Nucara quanti agglomerati urbani ci sono in Italia più vasti e popolosi di Reggio Calabria? Per carità, che il successore di Ugo La Malfa sulla poltrona del Pri non abbia apprezzato l’articolo con le perplessità sul via libera in commissione all’inserimento di Reggio tra le città metropolitane e le successive polemiche del sindaco veronese Flavio Tosi è comprensibile: bada, politicamente parlando, alla bottega sua.
La lettera al Corriere che pubblichiamo nella pagina accanto, però, obbliga ad alcune precisazioni.
Come Nucara sa benissimo, non ho mai scritto che lui è di An ma che l’emendamento da lui sottoscritto è stato firmato da deputati che «o sono reggini o sono di An o sono le due cose insieme»: lui è reggino. Così come non mi sono sognato di scrivere, come s’inventa, che i firmatari vorrebbero realizzare una Reggio più grande della «grande Reggio mussoliniana degli anni ’20 del secolo scorso». L’articolo è su internet: chi vuole controlli. Ma queste sono frattaglie. Assai più interessante è l’insistenza sull’idea dell’area metropolitana reggina. Insistenza che dimostra la solare indifferenza ai numeri. La classifica completa stilata dall’Istituto Nazionale di Statistica dei «Sistemi Locali del Lavoro Grandi Comuni», le entità territoriali che più somigliano alle aree metropolitane, risponde infatti da sola a tutte le tesi dei firmatari dell’emendamento.
Reggio Calabria non solo non compare nella tabella dei primi tredici agglomerati urbani della penisola, come abbiamo già scritto, ma è addirittura al 44˚posto. Dopo Aversa, Varese, Chiari, Vigevano, tutte località baricentro di territori ad altissima urbanizzazione. Di più: sarebbe una forzatura, in base a questi parametri, perfino l’invocazione d’una «città metropolitana dello Stretto» che tenesse insieme Reggio e Messina. Dice infatti l’impietosa tabella (indifferente alle palpitazioni elettorali dei firmatari dell’emendamento) che pur essendo definita «area metropolitana» dalla sempre generosa Regione Sicilia, Messina da sola sta al 34˚posto dietro anche a Torre del Greco, Vicenza o Lecco. E che anche sommando gli abitanti dei rispettivi bacini, le due città insieme si piazzerebbero in 17ª posizione. Dietro addirittura alle aree urbanizzate che ruotano intorno a Busto Arsizio o a Seregno.
Scrive Nucara che «se si pensa ad una città metropolitana lineare, che parte da Melito Porto Salvo e arriva a Gioia Tauro "inglobando" 4 porti (Saline, Reggio, Villa San Giovanni e Gioia Tauro), un rigassificatore con la cosiddetta "piastra del freddo", un inceneritore regionale, un nodo ferroviario ed autostradale di importanza nazionale, un aeroporto, il Parco dell’Aspromonte, le zone turistiche di Scilla, Bagnara, Palmi e, non ultima, l’Università Mediterranea di Reggio, non possiamo non pensare ad un continuum abitativo». Fantastico! Sapete quanti chilometri ci sono da Santa Monica a San Clemente, le estremità della metropoli più orizzontale e diffusa del mondo cioè Los Angeles? Risposta: 74. E sapete quanti ce ne sono da Melito Porto Salvo a Gioia Tauro? Dieci di più: 85. Già che ci siamo, perché non varare l’Area metropolitana dell’Aspromonte o l’Area metropolitana della grande Reggio o l’Area metropolitana calabrese? Di più! Di più! Area metropolitana della Magna Grecia!