Carlo Brambilla, la Repubblica 25/3/2009, 25 marzo 2009
ECCO LA FORMULA PER I RIGORI COSI’ IL GOL E’ MATEMATICO
Non contenti di avere inventato il calcio, gli inglesi ambiscono a reinventare il calcio di rigore. Dicono di avere trovato la formula per mettere la palla, dal dischetto, sempre dentro. Non dipende dai piedi di chi calcia, né dal guizzo di chi gli sta davanti, né dalle zolle del terreno, né dal capriccio del cielo, bensì da una formula, messa a punto da ricercatori della John Moores University di Liverpool analizzando ore di filmati ripresi dalle telecamere ad alta definizione di Sky Sport. Ecco dunque il segreto del rigore perfetto: la palla deve viaggiare a una velocità dai 105 chilometri orari in su, la rincorsa deve essere di 5 o 6 passi, l´angolazione del tiro di 20-30 gradi, e bisogna mirare a un punto situato mezzo metro sotto la traversa e a mezzo metro da uno dei pali. Tirando così, garantisce il professor Tim Cable, autore della ricerca, il gol è matematico.
Per la verità non è la prima volta che ci provano, a trovare la formula magica del rigore. Prima dei mondiali del 2006, un altro docente universitario sempre di Liverpool, il professor David Lewis, ne aveva inventata una così: ((x+y+s)/2) X ((t+i+2b)/4)) + (v/2), dove "v" è la velocità della palla (25-29 metri al secondo), "t" il tempo tra posizionamento e tiro (massimo 3 secondi), "s" i passi di rincorsa (da 4 a 6), "i" l´intervallo tra tuffo del portiere e tiro (mai oltre 0,41 millisecondi), "y" la verticalità della palla, "x" l´orizzontalità, "b" la scarpa.
Qualcuno la diede a Sven Goran Eriksson, l´allora allenatore dell´Inghilterra: che ai rigori, nei Mondiali o negli Europei, è stata sempre eliminata. Chissà se Capello si fiderà della nuova formula, o ne preferirà un´altra: il vecchio fattore "c", nel senso di... fortuna.