Davide Casati Corriere.it 24/03/09, 25 marzo 2009
L’ultimo problema dell’esercito americano è la lotta all’obesità. Dal 2005 a oggi, infatti, ben 48 mila aspiranti soldati sono stati scartati perché troppo grassi per combattere
L’ultimo problema dell’esercito americano è la lotta all’obesità. Dal 2005 a oggi, infatti, ben 48 mila aspiranti soldati sono stati scartati perché troppo grassi per combattere. Le regole dell’esercito degli Stati Uniti non sono ferree: viene tollerato un tasso di grasso corporeo del 26% per i maschi, e più alto per le donne. Ma questo non basta: un americano su cinque, in età da militare, è obeso. Il sergente Jessica La Pointe, ex kickboxer professionista, è impegnata in un programma dedicato proprio agli aspiranti militari in sovrappeso: «Lavoriamo su nutrizione ed esercizio», ha spiegato alla tv Abc mentre costringeva la futura recluta Amanda Turcotte – 13 chili oltre i limiti di peso – a un programma di esercizi massacrante («Se vuoi vomitare, fa’ pure: là c’è un cestino della spazzatura. Poi torna, e ricominciamo»). Il sergente Scot J. Morin: «Alcuni di questi ragazzi arrivano da noi dopo 18 anni passati su un divano, davanti alla tv, con hamburger in mano». Curtis Gilroy, capo-ammissioni del Pentagono: «In un momento in cui le forze armate Usa avrebbero un estremo bisogno di ricambi, l’obesità si configura come una crisi nazionale: i giovani tra 17 e 24 anni sono sempre più inadatti alle armi. E questo ci preoccupa molto».