N.L., l’Unità 24/3/2009, 24 marzo 2009
UNA VITA NEL GIORNALISMO DALLA LIGURIA A MOSCA
Paolo Garimberti è un ligure di Levanto (La Spezia), nato il 2 febbraio del 1943. Sessantasei anni dei quali quaranta vissuti da giornalista, esperto di politica interna e internazionale, una carriera iniziata a vent’anni, quand’era ancora studente, collaborando alle pagine sportive del «Corriere mercantile», giornale genovese del pomeriggio fra i più antichi della stampa italiana. Nel ”66 si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Genova con un ricco 110 e lode, e, nello stesso anno, è diventato giornalista professionista sempre nel quotidiano di Genova. E lì è cominciata la sua esperienza nella politica internazionale. Figura elegante e persona «per bene », dicono di lui, una vaga somiglianza con Robert Redfort, molto noto anche all’estero, è passato con dimestichezza dalla carta stampata alla televisione in più occasioni. Ultima, quella attuale, come conduttore di dibattiti a «Repubblica Tv». E nella Rai dei «professori», nel novembre del 1993, è stato nominato direttore del Tg2, ruolo che ha svolto per un anno. Nella «carta», invece, è passato nel1969a La Stampadi Torino chiamato dall’allora direttore Alberto Ronchey. Un anno nella redazione economica e poi in quella di politica estera, nel ”70 diventa corrispondente da Mosca, dove rimane fino al ”76. Inviato anche in Cambogia e nel Vietnam devastato dalla guerra; nella sede romana è inviato speciale, finché Giorgio Fattori non lo nomina a capo della redazione romana de La Stampa nel ”79. Dopo i diciassette anni vissuti con il quotidiano torinese, quindi, il passaggio a «La Repubblica» di Eugenio Scalfari nel 1986.
LA PASSIONE PER LA POLITICA ESTERA. Chi ha lavorato con lui, come Lucia Annunziata, ricorda la sua passione e l’indirizzo come «capo» quando era inviata in America centrale e in Medio Oriente: «Mi seguiva passo passo, era bravissimo, un uomo meraviglioso, davvero», ricorda con entusiasmo la giornalista, ex presidente Rai. A Repubblica è capo redattore della politica interna per un anno, e poi della politica internazionale dal’87 al ”93, scrivendo anche comeeditorialista. L’esperienza televisiva inizia in quel periodo, dall’ 88 al 1993, quando è stato anche analista di politica internazionale per il Tg3, anche negli «speciali». Erano gli anni cruciali dell’era Gorbaciov e della fine dell’Urss, suoi i commenti in diretta sul crollo dei regimi comunisti nell’Est europeo, sul «golpe» di Eltsin nell’agosto del ”91 a Mosca e sulla prima guerra del Golfo. Nel 1993 la parentesi di Garimberti a Viale Mazzini come direttore del Tg2. La televisione comincia a piacergli, infatti ha collaborato anche con le reti Fininvest realizzando il settimanale «Monitor». DALLA TV RITORNA A REPUBBLICA L’anno dopo però il richiamo della carta stampata lo fa tornare a «Repubblica » come editorialista e ancora inviato speciale di politica internazionale. Diventa direttore de «Il Venerdì» dal 1996 al 2000 , e poi è vice direttore de «La Repubblica » fino al 2004 per diventare direttore delle relazioni e sviluppo internazionali del Gruppo Espresso. Vive con dimestichezza i mezzi di comunicazione, così dal2004dirige il sito internet «Cnn Italia», informazione on line ventiquattrore su ventiquattro.nota la sua rubrica sul «Venerdì» («A proposito di...»). Dal febbraio 2005 conduce il talk show di Repubblica Tv. Ora l’avventura a Viale Mazzini.