Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  marzo 21 Sabato calendario

VINI DI MARCA SOTTO GLI 8 EURO E TORNA DI MODA ANCHE IL BARATTO


La Kiuva, Trexenta, Foraci, Monrubio... il profilo dell’Italia vera passa di qui, dalla musicalità rustica e autentica dei nomi, alla familiarità genuina del prodotto. Non si tratta soltanto di legare il rosso alla carne e il bianco al pesce, mantenendo la spesa in termini umani, ma qualcosa di più. Si tratta di dipingere un paese, di raccontare l’essenza di una cultura, l’eredità di una tradizione millenaria, attualizzare il tutto all’oggi, magari anche alla crisi economica. Per questo l’«Almanacco del Berebene», la guida del Gambero Rosso dei migliori vini a meno di otto euro, sta quasi soppiantando la più celebre guida dei Tre bicchieri. Molti nomi della lista di quest’anno saranno anche sconosciuti ai più ma la qualità è di livello e a pochi soldi, qualità rara oggi, la dimostrazione, insomma, che si può raggiungere alti livelli con la sola passione, a dispetto dell’uso massiccio di mezzi e capitali. Pinot bianco Penon 2007 (Cantina Nais Margreid), Orvieto Soana 2007 (Cantinadi Monrubio), il Grillo 2007(Cantine Foraci) Teroldego Etichetta Rossa 2007 (Cantina Rotaliana), Monica di Sardegna Duca di Mandras 2006 (Cantine Trexenta), Pelofino 2007 (Le Pupille) i migliori. Cantina col miglior rapporto qualità prezzo: Settesoli (Sicilia). La crisi spinge alla ricerca di questi gioiellini e spinge anche ad aguzzare l’ingegno: così nascono i gruppi d’assaggio e si arriva al baratto (tendenze al centro di Vinitaly). Una delle mode che si sta diffondendo sempre più è il baratto: dal Nord al Sud le bottiglie vengono scambiate, acquistate, cedute, senza guardare tanto ai reali prezzi, quanto alla soddisfazione reciproca. E poco importa se si baratta una bottiglia di grande valore per una meno costosa: l’importante è che venga ripagato il valore affettivo o il desiderio di quel vino, magari inseguito da sempre e mai trovato. Per intercettare questa tendenza si moltiplicano siti specializzati, blog e forum.