Alessandra Menzani, Libero 22/3/2009, 22 marzo 2009
CHI HA VISTO LA RAFFAI?
Dopo cinque anni alla conduzione di ”Chi l’ha visto?”, i migliori amici di Federica Sciarelli sono diventati i parenti delle persone scomparse. La vita dell’ex anchorwoman del Tg3 (dove è stata 15 anni, «quasi un ergastolo»), 50 anni, assunta in Rai nel 1987, è completamente diversa da quando faceva la cronista politica nel telegiornale di Raitre.
La ricerca delle persone è un lavoro che non finisce quando le telecamere si spengono. La mattina beve quattro caffè, fuma come una turca e cerca di ridurre lo stress con lo sport. Hokey su prato, atletica, bici e jogging nei parchi romani. Sì, spesso accompagnata dal pm di Potenza Hanry John Woodcock, ma a questo capitolo ci arriviamo dopo.
In che modo i parenti degli scomparse fanno parte della sua vita?
«Con loro nascono una complicità e una confidenza particolari. Noi non siamo giornalisti veri e propri. Non cerchiamo scoop. Spesso queste persone ci raccontano cose importanti che non teniamo per noi. Così nasce la fiducia».
Con chi ha legato di più?
«Quasi con tutti. Sento spesso la moglie di Giuseppe Bruno, l’autotrasportatore di Enna svanito nel 2004, che ogni tanto mi passa la figlia che mi dice: ”Federica, quando andiamo a mangiare una pizza, non possiamo parlare solo di disgrazie”. A loro spesso confido anche i miei problemi, perché so che sono in cassaforte. Poi c’è la mamma del piccolo Tommy, Paola Onofri, che spesso sono andata a trovare a Parma e ho invitato a dormire da me quando viene a Roma. A Sebastiano, l’altro suo figlio, ho regalato un giocattolo e con la signora mi sento spesso, ultimamente, per la disgrazia che ha colpito suo marito. forte, positiva. ”Devo andare avanti”, dice. In cinque anni di ”Chi l’ha visto?”, il caso di Tommy è quello che mi ha segnato di più. Ho un figlio anch’io. Non prendo mai nulla, sono igienista, quella volta ho dovuto ricorrere alle pillole per dormire».
Sente più spesso i parenti degli scomparsi dei suoi amici?
«Sono diventati loro i miei amici. Con Rossella Accardo, la mamma di Marco Maiorana, che si è suicidato, stiamo al telefono per ore. Natalina Orlandi, sorella di Emanuela, mi ha aspettato sotto casa con un mazzo enorme di ciclamini quando ha scoperto che compivo 50 anni. Sento spesso Anna, la sorella di Sonia Marra. Dice che Sonia chiamava la mamma tutte le sere, che non può essere fuggita, che si tratta di omicidio. E poi Filomena Clacs, madre di Elisa, scomparsa in circostanze inquietanti. Ci sono forti sospetti di un delitto. Vede, l’aspetto più delicato del nostro lavoro è distinguere tra sparizione e omicidio».
Tanti, per fortuna, vengono trovati. Nell’ultimo anno 99 su 150.
«Grazie ai telespettatori. Facciamo due milioni e mezzo, a volte tre milioni di ascolti. come avere in giro tre milioni di telecamere».
E che fine ha fatto, invece, Donatella Raffai, la storica presentatrice di ”Chi l’ha visto?”.
«In tanti me lo chiedono. Incredibile, ma non ne ho idea. Credo che stia all’estero. Questo sì che è un vero mistero, dovrei davvero farci una puntata».
Per quanti anni si occuperà ancora di scomparsi?
«Non saprei. Non guardo dietro l’angolo, penso solo a lavorare. Il programma è appassionante, ma molto difficile. Sempre a contatto con disgrazie. Bisogna mettersi dalla parte dei famigliari, con rabbia. Un po’ sento la mancanza del Tg3, la trasmissione settimanale è una strana cosa, sono sempre stata una giornalista ”cotta e mangiata”, la notizia di due ore fa è già vecchia».
Il suo primo impiego da giornalista, anni fa, fu al Tg1, dove lavorava un giovanissimo Enrico Mentana. Com’era?
«Uguale ad adesso. Io ero là con una borsa di studio. Enrico era praticante. Stava agli esteri, aveva il compito di prendere e spostare le cassette da un posto all’altro. Bassa manovalanza, come tutti. C’era anche Vincenzo Mollica. Si vedeva già che avrebbero fatto carriera: sicuri di sè, con stoffa, molto bravi».
Di lei dicono: «Si legge in faccia che è di sinistra»...
«Ma no. Così biondina, sembra che venga da quartieri altolocati. Sono convinta di alcune battaglie, ma sto fuori dalla politica. Gli scomparsi non sono né di destra né di sinistra».
Le piace Franceschini?
«La prego, non mi chieda nulla di politica».
Non dica che le domande politiche sono peggio di quelle su Woodcock...
«Uff. Siamo amici. Mi fotografano mentre corro con lui. Mai con gli altri amici con cui faccio joggin».
Chissà perché.
«Proprio voi, su Libero, avevate scritto: ”Povera Sciarelli, sono anni che fa un mestiere difficile, sempre a caccia di persone sparite, e il picco d’ascolti lo tocca dopo l’uscita delle foto con Woodcock”. un articolo che porto nel cuore».
Ma è single o no?
«Ho un bel ragazzone di 13 anni in casa. Mio figlio. Non dico altro».