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 2009  marzo 23 Lunedì calendario

Notte Caterina

• Isernia 21 dicembre 1973. Artista • «[...] ha creato su Internet un alter ego: Maja la fotografa, pubblicando una serie di immagini di pin-up virtuali. Poi il passaggio dalla fantasia alla realtà: il trasferimento in Gallura alla ricerca di donne ”normali” disposte a farsi ritrarre in pose sexy.Sono tante davvero le ragazze sarde che si sono mostrate all’obiettivo di Maja, fotografa di moda, venuta dal continente, cacciatrice di talenti da lanciare nello mondo della moda e dello spettacolo. Hanno posato pazienti in reggicalze e seno al vento, anche appollaiate sul tetto di una casa, o prone sul bordo di una fontana. Nella speranza di poter diventare modelle, veline, attrici o anche solo carne da reality, fidanzate per tronisti, amiche degli Amici di Maria. [...] la performer Caterina Notte, un’artista che si è sempre applicata in una ricerca sul tema del doppio e dell’ambiguità tra umano e tecnologico. [...] Per molto tempo [...] ha lavorato su opere multimediali, lavori di ”plotter painting”, si è anche passata allo scanner pezzo per pezzo e si è ricostruita, ma poi ha voluto crearsi un avatar in carne e ossa. Così ha comprato un secondo cellulare e l’ha dato all’altra se stessa. Nasce così Maja, la fotografa che ha aperto un portale professionale www.photomaja-archives.com dove ha cominciato a pubblicare con tecniche virtuali servizi e reportage di covergirl di fantasia. Poi [...] durante un periodo di relax a Porto San Paolo, ebbe la fulminazione. Maja si doveva trasferire a Olbia e diventare un punto di riferimento. E così è stato. Caterina Notte le apre casa e inizia a farle pubblicità. Il sito di Maja diventa uno spazio ambito, le ragazze del posto vogliono apparirci perché sono certe che quello sarà l’inizio di un cambio di vita. Alcune agenzie offrono supporto per il casting, stilisti locali vogliono far presentare da Maja le loro collezioni. ”[...] L’idea è nata nel momento in cui ho notato una forte reticenza delle ragazze a lasciarsi fotografare, nonostante passino ore su Internet a scambiarsi foto, anche spinte, scattate al cellulare”. Così Maya ha iniziato a rastrellare bellezze andandole all’inizio a cercare nei supermercati, lungo lo struscio, dalle parrucchiere di paese o snidandole dalle loro case dove passano gran parte del tempo ad aiutare le madri e allevare i fratelli piccoli. ”Mi ha sorpreso un’incredibile capacità, quasi fulminea, che avevano di trasformarsi una volta di fronte all’obiettivo”. Talmente vero che quando sono cominciati ad apparire sul sito di Maja le prime immagini sexy delle brave ragazze, i maschi di famiglia sono subito andati a protestare dalla fotografa, la corruttrice del buon decoro di figlie, sorelle e fidanzate. ”La cosa divertente però è che anche se il set dei miei servizi è nel posto più isolato della Sardegna compaiono sempre uno o due uomini che si mettono lì a guardare, o passano e ripassano e scattano foto dal cellulare... Forse sono richiamati dall’odore che il vento diffonde” [...]» (Nicola Pinna, ”La Stampa” 22/3/2009).