Paola Vuolo, il Messaggero 23/3/2009, 23 marzo 2009
ALEXANDRU: «GAVRILA VIOLENTO’ UN’ALTRA RAGAZZA»
Una sera dell’estate scorsa, nel parco Prenestino, un’altra ragazzina è stata violentata. L’uomo che era in agguato tra il verde sarebbe Gavrila Oltean, 27 anni, il romeno accusato insieme ad Alexandru Jean Ionut, 18 anni, di rapina e di avere violentato una quattordicenne la sera di San Valentino alla Caffarella. «Gavrila ha violentato una ragazza», lo dice Alexandru alla polizia. E come se ci fosse un maleficio che non si spezza, il giallo della Caffarella, proprio quando sembra ormai risolto, si intriga di nuovo.
Il 18 marzo Alexandru viene arrestato dagli agenti della Mobile per avere rapinato il 15 febbraio scorso una coppietta nel parco degli Acquedotti. Gli investigatori ritengono che il romeno sia anche uno dei due stupratori della Caffarella. Alexandru confessa subito la rapina del 15 febbraio, dice che ha minacciato una coppietta nel parco degli Acquedotti e rapinato i loro cellulari. Ma dice anche molto altro, agli investigatori della Mobile, guidati da Vittorio Rizzi, racconta di avere un complice, Gavrila Oltean, romeno pure lui. Alexandru parla senza freni, non si limita a confessare la rapina, ma rivela anche che Gavrila è uno stupratore. «Me lo ha detto lui stesso», denucia ai poliziotti, «un giorno Gavrila mi ha raccontato che a luglio ha violentato una ragazza nel parco».
La violenza c’è stata davvero: dal luglio scorso tra i reperti della scientifica, ci sono quelli che riguardano uno stupro avvenuto nel parco Prenestino. Una ragazza ha denunciato alla polizia la violenza, e ha descritto anche lo stupratore: «Era uno straniero e parlava con accento dell’est». I reperti restano nei contenitori, il Dna non viene estratto perché i poliziotti non hanno il Dna di un sospettato con cui compararlo. Gli investigatori ora confronteranno il Dna di Gavrila con quello presente nei reperti della violenza del Prenestino.
Alexandru ha mentito? Ma come poteva sapere che una ragazza era stata stuprata nel mese di luglio proprio in quel parco? Di questa violenza giornali e televisioni non ne hanno mai parlato, quindi qualcuno probabilmente gli ha davvero raccontato questa storia. E’ stato Gavrila? Si apre un altro mistero.
Alexandru Jean Ionut, detto il moro e Gavrila Oltean già arrestati per la rapina del 15 febbraio sono accusati anche della violenza nella Caffarella del 14 febbraio. L’esame del Dna è la prova che li inchioda. Proprio dalla rapina del 15, avvenuta il giorno dopo lo stupro alla Caffarella, gli investigatori sono riusciti a risalire, seguendo le tracce dei cellulari rubati, alla coppia di romeni definiti rapinatori seriali. Colpivano nei parchi del quartiere Appio di Roma, al tramonto, scegliendo coppiette e rubando cellulari e scarpe tra le 18.30 e le 19. Anche lo stupro che avrebbe commesso Gavrila è avvenuto verso sera e il parco Prenestino si trova nella stessa area.
Oggi i due romeni saranno ascoltati dal Gip per l’interrogatorio di garanzia relativo alla vicenda Caffarella.
E c’è un altro fronte di indagini che impegna gli investigatori: scoprire se c’è un legame o una complicità tra Ionut e Oltean e i loro connazionali Loyos e Racz, inizialmente accusati di aver violentato la ragazzina della Caffarella e ora in carcere per altri motivi. Loyos confessò la stupro e accusò Racz di complicità. Ma poi il romeno ritrattò la confessione e i risultati del Dna rivelarono che i due con la violenza non avevano nulla a che fare. Il sospetto degli inquirenti è che i quattro romeni potrebbero essere tutti dei rapinatori seriali, e che la sera di san Valentino anche Loyos era nel parco della Caffarella, e forse ha visto qualcosa.
Il parco sembra volersi tenere ancora i suoi segreti.