Wall Street Journal, 19 marzo 2009, 19 marzo 2009
La campagna cinese di acquisto di gruppi stranieri continua a incontrare ostacoli. Mentre in Australia l’affare Chinalco-Rio Tinto (da 19,5 miliardi di dollari) fatica ad andare in porto, in Libia il governo ha bloccato l’acquisto del gruppo petrolifero canadese Verenex a China National Pertroleum per 400 milioni di dollari
La campagna cinese di acquisto di gruppi stranieri continua a incontrare ostacoli. Mentre in Australia l’affare Chinalco-Rio Tinto (da 19,5 miliardi di dollari) fatica ad andare in porto, in Libia il governo ha bloccato l’acquisto del gruppo petrolifero canadese Verenex a China National Pertroleum per 400 milioni di dollari. Tripoli eserciterà il suo diritto di prelazione sull’azienda (che lavora in Libia) e la acquisterà con la stessa cifra attraverso il suo fondo sovrano, che ieri ha ricevuto il suo primo giudizio da parte di Standard & Poor’s (A-). La Libia ha riserve stimate di greggio da 42 miliardi di barili, e intende portare la sua capacità di estrazione da 2 a 3 milioni di barili al giorno per il 2013. Il suo fondo sovrano ha già investito in Italia, entrando in Eni e Unicredit.