Alessandro Gilberti, Il sole 24 ore 14/3/2009, 14 marzo 2009
PRESS CLUB4
Selezione che fai, abitudini che crei
Il 2009 è l’anno della ricorrenza darwiniana, ma è anche quello dell’affermazione definitiva del suo contrario: la selezione innaturale. La selezione innaturale è tutta "merito" dell’uomo, e di una sua espressione particolare, quella del cacciatore. Un esempio su tutti: il rinoceronte asiatico. Secoli di caccia hanno ridotto la popolazione dei rinoceronti da parecchie migliaia a circa 100 esemplari. Ma questo, pur grave, non è il punto. La selezione innaturale opera come quella naturale, modificando abitudini di vita e comportamenti. E così i rinoceronti superstiti sono diventati come i gufi: escono solo di notte, in gran segreto, in cerca di cibo. Per animali vegetariani di quella stazza, la consuetudine notturna è davvero strana, pressoché unica. Ma devono difendersi dai predoni, i cacciatori, e non hanno scelta. Ora però, per vedere un lavoro ben fatto, vogliamo le lepri mimetiche, i fagiani arrampicatori e i maiali volanti.