Varie, 18 marzo 2009
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Rajoelina Andry
• Antananarivo (Madagascar) 30 maggio 1974. Politico. Già sindaco della capitale, dal 17 marzo 2009 capo di Stato ad interim del Madagascar • «[...] ad Andry Rajoelina […] l’iniziativa non manca. Lo suggerisce anche il suo soprannome, ormai un ritornello sulle bocche di milioni di malgasci: ”Tgv”, appunto, non solo per la sua folgorante carriera, ma anche perché nel prendere le decisioni si dice che sia rapido quanto il super-veloce treno francese. [...] Da ragazzo Tgv sbarca il lunario con lavori saltuari e la sera fa il deejay. Grazie al suo spirito di imprenditorialità fonda una radio molto ascoltata e diviene padrone di una Tv privata. Si sposa in Francia con la figlia di un ricco uomo d’affari del Madagascar, ritorna e si dedica alla pubblicità. [...] La sua ascesa è [...] travolgente. Una campagna elettorale così, in Madagascar, non si era mai vista: musica pop nei cortei, t-shirt con la sua immagine, slogan dedicati ai giovani. In dicembre l’ex deejay diventa così sindaco di Antananarivo. Ma non si ferma qui. ambizioso, vuole affrancare il Paese dal giogo del dittatore. In febbraio il suo partito organizza imponenti manifestazioni di piazza. Ravalomanana le fa reprimere nel sangue, destituisce Tgv dall’incarico e spicca contro di lui un mandato di arresto. Tgv si rifugia nella clandestinità. Ma l’onda della protesta popolare cresce. [...] esce allo scoperto in un corteo e si guadagna l’alleanza delle forze armate. Il dittatore cede. Rajoelina è designato dall’esercito presidente ad interim con pieni poteri. Tgv ha vinto» (Roberto Bongiorni, ”Il Sole-24 Ore” 18/3/2009) • «[...] è riuscito a scalzare un presidente-padrone come Marc Ravalomanana, che non aveva nessuna intenzione di passare la mano e finché ha potuto è rimasto abbarbicato al palazzo [...] Ex dj, dicono di Rajoelina, ma più che con le sue gesta al mixer o dietro al microfono di una radio lui si è fatto le ossa come impresario, organizzando le serate più glamour di Antananarivo, la capitale, nelle sale dell’Hilton. I soldi veri però li fa mettendo in piedi un’agenzia pubblicitaria, la Injet, che in breve conquista il monopolio sulla cartellonistica, anche perché è l’unica sull’isola in grado di realizzare stampe digitali in grande formato. Del dj in onda su una radio privata Rajoelina conserva l’eloquio a mitraglia e il senso del ritmo, del pubblicitario il gusto per lo slogan veloce e ficcante (il suo yes we can può essere léra, traducibile con ”il momento è arrivato”). Lo chiamano Tgv, nel senso di ”treno ad altà velocità”. E lui, sensibile all’estetica del marchio, trasforma questo nomignolo di battaglia nell’acronimo della sua formazione politica, Tanora Gasy Vanona, Giovani Malgasci Determinati. Prima di lanciarsi sulla pista della politica capisce però che è indispensabile alzare la voce. Così dall’ex primo ministro Norbert Ratsirahonana acquista la catena di radio e tv locali Ravinana, che ribattezza Viva. E comincia a darci dentro, cercando di bilanciare l’egemonia che sul resto del territorio nazionale è esercitata dalla Mbs (Malagasy Broadcasting System), la tv di Ravalomanana, che naturalmente controlla anche l’unico canale della tv di stato. Eletto sindaco nel 2007, dopo aver stracciato il partito del presidente con il 63% dei voti, Rajoelina esibisce il suo miglior sorriso e dichiara di voler collaborare con il potere centrale. Ma la crisi che monta e Ravalomanana che fa spallucce lo mettono subito alla guida di una prorompente protesta popolare. Che cavalca volentieri, consapevole che chi infiamma la piazza della capitale di solito può puntare al massimo della posta. [...]» (Marco Boccitto, ”il manifesto” 18/3/2009).