Francesco Cerri e Davide Mattei, Ansa.it 18/3/2009, 18 marzo 2009
Una campagna di scavi diretta dall’archeologo spagnolo José Manuel Galan ha portato alla luce a Luxor (l’antica Tebe) quella che la stampa di Madrid definisce oggi «la Cappella Sistina dell’antico Egitto»: una camera funeraria con scritture geroglifiche risalenti a circa 3
Una campagna di scavi diretta dall’archeologo spagnolo José Manuel Galan ha portato alla luce a Luxor (l’antica Tebe) quella che la stampa di Madrid definisce oggi «la Cappella Sistina dell’antico Egitto»: una camera funeraria con scritture geroglifiche risalenti a circa 3.500 fa anni costruita in memoria di Djehuty, alto dignitario della regina Hatshepsut. I lavori di scavo - conlusi recentemente - sono durati otto anni nella località di Dra Abu el-Naga. Galan ha scoperto vari reperti di grande valore, ma la vera sorpresa è arrivata solo quest’anno quando l’equipe ha individuato un pozzo, che portava a quella che presto è risultata essere una sala mortuaria affrescata. «Al di là dell’indubbio valore estetico, il fatto ancora più importante è che in quell’epoca, all’inizio della XVIII secolo a.C., non si decoravano le camere funerarie. Si conoscono solo altri quattro esempi di camere decorate» ha detto Galan. «Il fatto che Djehuty abbia fatto decorare il proprio sepolcro lo colloca fra i personaggi più importanti e influenti di quel momento». La camera mortuaria di Djehuty ha le pareti e il tetto arricchiti con disegni e geroglifici che riproducono diversi passaggi del Libro dei Morti. Sul soffitto la dea dei cieli Nut, accanto a una rondine o al dio del sole, Ra, che accompagna i morti nell’aldilà. Sulle pareti della tomba sono anche dipinti diversi sortilegi per agevolare la trasformazione del defunto, a seconda dei suoi desideri, in rondine, fior di loto, coccodrillo o serpente. Gli archeologi hanno rinvenuto anche vari oggetti d’oro ma non il sarcofago né la mummia del defunto, il che ha aumentato il mistero attorno alla camera. L’archeologo ha le prove che qualcuno prima di lui sia entrato, ma resta da chiarire chi, visto che non sembrano esserci stati furti.