Wall Street Journal, 17 marzo 2009, 17 marzo 2009
Alcuni paesi asiatici resistono meglio degli altri alla crisi. Ad esempio il Vietnam, la cui crescita 2008 si è contratta solo leggermente: dall’8,4 al 6,2%
Alcuni paesi asiatici resistono meglio degli altri alla crisi. Ad esempio il Vietnam, la cui crescita 2008 si è contratta solo leggermente: dall’8,4 al 6,2%. E quest’anno riuscirà comunque a raggiungere un +5%. Anche le Filippine resistono, perché la loro economia si basa più sui consumi interni che sull’export. I filippini vivono dei soldi che gli mandano i famigliari emigrati, che fanno lavori, come le badanti o gli insegnanti, poco colpiti dalla crisi. La crescita delle Filippine sarà del 4%, così come quella dell’Indonesia, che ha un sistema simile. I consumi, in Vietnam, nei primi due mesi del 2009 sono aumentati del 21% rispetto allo stesso periodo del 2008, aiutati anche da un’inflazione scesa dal 28% al 14,8%. Le società occidentali se ne sono accorte e stanno investendo. L’ultima è stata Wpp Group, che ha comprato a gennaio il 20% della società di pubblicità vietnamita Smart Media. Il gruppo scommette sulla pubblicità su Internet, dato che un quarto degli 86 milioni di vietnamiti ha la banda larga e 60 milioni di loro utilizzano i telefonini.