Dagospia 17/3/2009, 17 marzo 2009
1 - c’è chi dice che Orcel, grande consulente occulto di Profumo, starebbe lavorando con discrezione per preparare un’alternativa al capo di Unicredit Il peggio è alle spalle"
1 - c’è chi dice che Orcel, grande consulente occulto di Profumo, starebbe lavorando con discrezione per preparare un’alternativa al capo di Unicredit Il peggio è alle spalle". Queste parole Alessandro Profumo le ha pronunciate all’inizio di maggio dell’anno scorso quando di buon mattino tentò di rassicurare gli analisti e il mercato sui conti del primo trimestre. In quell’occasione il banchiere ex-McKinsey era accompagnato dal direttore finanziario Ranieri de Marchis e si trovava a Roma per la prima Assemblea dopo la fusione con Capitalia che durò 12 ore. Il giorno dopo si recò a Londra e la stessa cosa farà tra oggi e domani per illustrare i risultati del bilancio 2008. I dipendenti del Gruppo li aspettano con ansia incollati con le orecchie a Radio Retail, la nuova web-radio che dal 1° marzo è entrata in funzione e diffonde informazione e musica durante la giornata. Dopo la bufera degli ultimi mesi il banchiere genovese si è buttato a capofitto per smentire i falsi profeti che avevano parlato di fallimento della banca, e lo ha fatto con l’impegno del boyscout che dopo aver costruito la sua tenda la difende di fronte agli imprevisti anche a costo di contraddirsi. corrado passera D’altra parte la contraddizione è una virtù che a Palazzo Chigi viene esercitata quotidianamente alla faccia di qualsiasi coerenza e credibilità. Profumo non è da meno: aveva rifiutato l’idea di un aumento di capitale, poi si è rimangiato questa convinzione, e adesso mette insieme con disinvoltura le risorse garantite dalle banche, i bond del governo austriaco e quelli di Giulietto Tremonti. Mentre Corradino Passera fa un suo gioco politico da "banchiere di sistema", il capo di Unicredit non sfotte il ministro e la folle idea dei prefetti-controllori, ma imbocca la strada del tecnocrate che rinuncia a una parte del favoloso stipendio e cerca di salvare l’impero europeo costruito in 22 paesi. Enrico Salza Ieri gli è arrivata la notizia che anche le banche dell’Ucraina, la più rischiosa provincia dell’Est europeo, riceveranno 16 miliardi di dollari dal Fondo Monetario, e questa è un’altra buona notizia che si aggiunge ai 4 miliardi di utili che oggi saranno annunciati al mercato. Lo stesso annuncio accompagnato dallo slogan "our commitment is our strenght" (il nostro impegno è la nostra forza) sarà ripetuto domattina a Londra durante l’incontro e la conference call con gli analisti che inizierà alle 9,30. Qualcuno sostiene che la caparbietà di Profumo non sia legata soltanto alla sua presunzione e all’incoraggiamento sotterraneo di qualche manina politica come quella di Fabrizio Palenzona, il massiccio vicepresidente di Unicredit che lo ha portato a baciare la pantofola di Berlusconi. Dietro la figura del 52enne bocconiano c’è chi intravede il profilo di un suggeritore esperto di finanza. Il suo nome è Andrea Orcel, l’uomo che dopo la laurea in economia ha lavorato in Goldman Sachs e Boston Consulting, e dal 2007 è responsabile dell’investment banking in Merrill Lynch. Al suo attivo ha grandi operazioni finanziarie che hanno toccato banche internazionali come Abn Amro, Santander, dalle quali avrebbe ricavato qualcosa come 34 milioni di compenso. E c’è chi dice con malizia (tutta da verificare) che questo Orcel, grande amico e consulente occulto di Profumo, starebbe lavorando con discrezione per preparare un’alternativa al capo di Unicredit.