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 2009  marzo 13 Venerdì calendario

MICIO E FIDO VALGONO 1,2 MILAIRDI


Rapporto Assalco: nel 2008 la spesa per cibo di animali domestici è aumentata del 5,6%


In crescita del 9% le vendite nei negozi specializzati

Tirare la cinghia in famiglia si può (o si deve), ma sembra proprio che a risentirne non siano gli amici a quattro zampe. Il mercato del cibo per cani e gatti ha superato quota 1,2 miliardi di euro nel 2008, arrivando a 1,23 miliardi, con un incremento del 5,6% rispetto all’anno precedente. Nonostante un lieve rallentamento della crescita negli ultimi mesi, il settore continua ad andare bene.

Dal rapporto Assalco (Associazione nazionale imprese per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia) emerge che vengono premiati sempre più i negozi specializzati. Pur essendo la grande distribuzione di gran lunga in vantaggio, con un volume di vendite pari a 854 milioni di euro rispetto ai 378 milioni dei pet shop, l’incremento messo a segno da questi ultimi è stato più che doppio, pari al 9,2% rispetto al 2007. Come si spiega il fenomeno? «Dieci anni fa ci fu una grossa crisi dei pet shop», spiega Luigi Schiappapietra, presidente di Assalco, «dovuta al fatto che in quel periodo i negozi avevano la stessa offerta della grande distribuzione, anche se ovviamente non potevano competere sullo stesso terreno. Quella crisi ebbe però un effetto positivo: cominciarono a prendere piede strutture distributive specializzate più moderne, comprese le catene di pet market con punti vendita di dimensioni notevoli e un’offerta vastissima. In questo modo il cliente può acquistare prodotti evoluti che non trova nella gdo».

La classifica degli alimenti vede in testa quelli per gatti, che rappresentano il 57% del totale. Va a gonfie vele il secco, cioè croccantini e simili, che hanno messo a segno un +7,1% per Micio e +8,4% per Fido. Non bisogna tuttavia dimenticare tutti gli altri piccoli animali: per nutrirli, sempre nel 2008, gli italiani hanno speso 20,2 milioni solo nella grande distribuzione, il 5,7% in più rispetto all’anno precedente. In vetta il cibo per uccelli, con oltre un terzo della cifra totale, mentre la performance più interessante riguarda le tartarughe, con un aumento del 12%.

E poi gli accessori, che valgono 51,6 milioni di euro (+8,7%): un segmenti diviso quasi equamente tra prodotti per l’igiene (+18%) e i giochi per non far annoiare cani e gatti, specialmente quelli che non hanno la possibilità di uscire all’aria aperta, magari per una piccola battuta di caccia.

Per il 2009 c’è ottimismo, nonostante la crisi. «Il primo bimestre è andato molto bene», dice Schiappapietra, «e ci aspettiamo un anno sugli stessi livelli di crescita del 2008». I piccoli compagni di casa ringraziano: niente diete forzate in arrivo.