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 2009  marzo 17 Martedì calendario

CONSORTE, DALLE BANCHE ALL’UNITA’


Il nuovo proprietario dell’Unità? Se le trattative avviate da più di una settimana andranno a buon fine potrebbe spuntare a sorpresa un nome assai noto - e dalla storia tormentata - della sinistra finanziaria italiana come l’ex amministratore delegato dell’Unipol Giovanni Consorte. L’uomo che doveva portare una banca ai Ds potrebbe adesso, insomma, portarsi a casa un giornale.
E’ stato lo stesso Renato Soru, intenzionato a vendere l’Unità, a contattare dieci giorni fa Consorte per sondare il suo interesse. Giovedì 5 i due hanno avuto a Roma un incontro rimasto finora riservato e Consorte, che da più di un anno ha messo in pista la sua holding di partecipazioni chiamata Intermedia, parrebbe assai intrigato dall’idea di prendere in mano il giornale simbolo della sinistra. Sarebbe dunque pronto ad esaminare in dettaglio i conti della Nie, l’editrice del giornale, a patto che vengano risolte alcune questioni legate al costo del lavoro. Così assumono un’importanza particolare gli incontri previsti oggi e domani tra l’amministratore delegato della Nie Antonio Sarracino e il comitato di redazione del giornale. Sul piatto Sarracino mette l’abolizione dei contratti a termine, i cosiddetti «articoli 3» e un certo numero di prepensionamenti. Condizioni finora rifiutate dai giornalisti. Proprio ieri il comitato di redazione ha anche incontrato il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani.
L’ipotesi Consorte è ovviamente destinata a mandare in fibrillazione quella parte del Pd che vede nell’Unità un pezzo della sua storia. Non è un mistero, ad esempio, che il manager abruzzese mantenga rapporti cordiali con Massimo D’Alema o con l’ex tesoriere dei Ds Ugo Sposetti, mentre non ha certo buone relazioni con Francesco Rutelli. Ma più in generale la mossa apre uno spaccato interessante sul percorso dell’ex manager assicurativo passato attraverso la stagione dei «furbetti», e che proprio attraverso l’Unipol avrebbe dovuto portare i Ds a controllare una banca come la Bnl. In quelle vicende prima finanziarie e poi giudiziarie di quattro anni fa, Consorte continua a navigare incontrando molti ostacoli ma il più delle volte superandoli. Finora ha ottenuto dal Tribunale di Milano l’archiviazione di una lunga serie di accuse, compresa l’associazione a delinquere. E sempre a Milano, la scorsa estate, il Gup ha deciso che i 50 milioni corrisposti dalla Hopa di Chicco Gnutti a Consorte e a Ivano Sacchetti andavano dissequestrati. Per Consorte, che a Milano dovrà ancora affrontare un processo per ostacolo alla vigilanza e manipolazione del mercato sulle vicende Bnl e Antonveneta, il rientro di quella cifra è stato una spinta in più per dotare di mezzi la sua Intermedia. La holding non ha finora interessi diretti nell’editoria, ma che il settore interessi a Consorte non è una sorpresa: qualche mese fa aveva trattato per acquistare un quotidiano finanziario e fra i suoi soci figura quell’Alberto Rigotti che assieme a Marcello Dell’Utri ha comprato il giornale gratuito E-polis da Grauso.
Quella di Consorte potrebbe non essere l’unica pista da seguire per il possibile destino dell’Unità. Secondo il «Tirreno» si è fatto avanti Maurizio Mian, imprenditore farmaceutico già tra i soci originari della Nie con una quota del 20%, che opera attraverso un fondo delle Bahamas chiamato Gunther Group e sul quale aleggia la leggendaria storia di un’eredità milionaria lasciata a un pastore tedesco di nome Gunther. Più definito è un altro soggetto con il quale Soru ha avuto contatti in questi ultimi giorni. Raffaele Ranucci, imprenditore immobiliare eletto alle ultime elezioni come senatore nelle file dei Ds avrebbe ipotizzato la creazione di una «cordata romana» per l’Unità. Ma per il momento a Roma nessuno pare intenzionato a mettere mano a chiodi e piccozze finanziarie.