LiberoMercato 14/3/2009, 14 marzo 2009
A GENNAIO NUOVO RECORD DEL DEBITO PUBBLICO CHE SUPERA QUOTA 1.700 MILIARDI
Nuovo record del debito pubblico. A gennaio, secondo i dati di Bankitalia contenuti nel supplemento al Bollettino statistico, lo stock del debito ha superato di poco 1.700 miliardi di euro. Il precedente primato risaliva a novembre 2008 quando il debito si era attestato a 1.686 miliardi mentre a gennaio 2008 ammontava a 1.624,2 miliardi.
Il debito pubblico cresce sia in valore assoluto sia in rapporto al Pil (nel 2008). L’aumento 2008 sconta il trascinamento del fabbisogno che lo scorso anno risulta quasi raddoppiato rispetto al 2007. Le entrate 2009 partono male con un calo a gennaio di circa 1 miliardo mentre, sempre sul fronte debito, si registra una contrazione per le amministrazioni locali mentre il debito contratto da quella centrale continua a crescere. Le indicazioni macro arrivate ieri da Via Nazionale sono comunque in linea, per lo scorso anno, con le previsioni del Tesoro. Se infatti Bankitalia, alla quale spetta il compito ufficiale del calcolare il debito italiano, fissa un rapporto debito-Pil 2008 al 105,8%, la previsione del Tesoro, diffusa con l’aggiornamento del Patto di Stabilità interno inviato pochi giorni fa a Bruxelles fotografa un rapporto di pochissimo peggiore: 105,9%. Rapporto che il Governo vede in salita quest’anno (al 110,5) e nel 2010 (112%) per poi segnare un calo dal 2011 (111,6%). L’aggiornamento del Patto di Stabilità, che sconta già gli effetti della crisi economica in corso, ha comunque ricevuto il via libera di Bruxelles.
Per quanto riguarda il fabbisogno, la Banca d’Italia indica che nel 2008 quello complessivo delle pubbliche amministrazioni è stato pari a 49.322 milioni ovvero il 3,1% del Pil (52,9 miliardi il rosso previsto dal Tesoro). Si tratta di un risultato - quello comunicato da via Nazionale - quasi doppio rispetto al 2007: il fabbisogno due anni fa era infatti risultato pari a 26.359 milioni (1,7% del Pil). Si tratta di 23 miliardi in più l’anno scorso ovvero una crescita del 46,6%. Infine il dato sulle entrate tributarie: il 2009 non parte bene registrando un calo di oltre un miliardo. A gennaio 2008 erano state infatti registrate entrate per 31,2 miliardi contro i 29,6 miliardi dello scorso gennaio. Si tratta di un calo di 1,6 miliardi (-5,1%).
Nel tardo pomeriggio altre novità sui conti pubblici sono arrivate dal ministero del Tesoro che ha rivisto al ribasso a 1,321 miliardi il fabbisogno statale di gennaio. In via provvisoria il fabbisogno era stato indicato a 1,8 miliardi. Secondo una nota di Via XX Settembre il fabbisogno è imputabile allo scarto tra le entrate pari a 33,861 miliardi e le spese pari a 35,182 miliardi, di cui 1,638 miliardi per interessi. La copertura è stata assicurata grazie all’emissione di titoli a breve termine per 12,1 miliardi e a medio e lungo termine per 20,502 miliardi. Saldo netto negativo, invece, per le emissioni di titoli esteri per 151 milioni e per le risorse derivanti da raccolta postale e conto di disponibilità (-31 miliardi).