ItaliaOggi 16/3/2009, 16 marzo 2009
DIRITTO
& FAMIGLIA GREGORIO BATTE VENERDI’-
La Cassazione confermò Gregorio: il bambino non si chiamerà Venerdì. Un grandissimo «chiasso» ha suscitato il caso di un nome, questa volta, particolarmente stravagante. Il bambino era stato chiamato Venerdì, ma la magistratura lo aveva ribattezzato Gregorio e aveva detto stop ai nomi stravaganti. Si aspettava dunque la decisione della Cassazione affinché chiarisse la facoltà o meno dei genitori di chiamare i figli come desiderano. Ma la prima sezione civile, con la sentenza 25452 del 17 ottobre 2008, ha confermato che il bimbo chiamato dai genitori Venerdì dovrà invece chiamarsi Gregorio e cioè con il nome del Santo del giorno in cui i genitori lo hanno iscritto all’anagrafe. La decisione, però, non può essere generalizzata e non risolve il problema di diritto perché è stata presa per un puro vizio di forma. Quindi, per sapere se veramente i nomi ridicoli sono vietati si dovrà aspettare la prossima sentenza della Cassazione che entri nel merito della questione giuridica.