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 2009  marzo 16 Lunedì calendario

LUCIA, LA BISNONNA D’EUROPA: «COSI’ SONO ARRIVATA A 113 ANNI»


Fino a settembre viaggiava lungo l’asse Pietrapertosa-Salerno, come aveva sempre fatto. Per una vita intera. Una lunghissima vita trascorsa tra le radici della sua terra e la quotidianità salernitana, dove Lucia Lauria si è trasferita tanto tempo fa assieme alla sua famiglia. In estate pretendeva di ritornare al suo paese d’origine, in Basilicata, dove dedicava del tempo a lunghe passeggiate per la campagne della provincia potentina. Ad ottobre rientrava a Salerno e trascorreva le sue giornate ad aiutare la figlia più piccola (83 anni) a gestire le faccende di casa, ad occuparsi di nipoti e pronipoti, a farsi coccolare da qualche timido raggio di sole invernale seduta fuori al balcone di casa. Dopo l’estate, però, qualcosa è cambiato. Il peso dell’età si è fatto sentire: la stanchezza dei suoi 113 anni ha bussato alle porte della sua esistenza e, da allora, nonna Lucia è a letto. lì, nella sua stanza in via Camillo Sorgente a Salerno, che la nonnina lo scorso 4 marzo ha festeggiato il suo compleanno a cavallo di tre secoli circondata dall’affetto dei suoi cari. Secondo i dati forniti dal «Gereontology Research Group», Lucia Lauria, 113 anni appunto, è la donna più longeva d’Europa. Al primo posto c’è una statunitense, Gertrude Baines, nata il 6 aprile del 1894; a seguire altre otto donne, tutte americane e giapponesi. Lei è, invece, la decima più anziana del mondo.
Un record che «spaventa» i suoi parenti. «113 anni sono davvero tanti», commenta il genero Vincenzo Albanese, 85enne. E prosegue: «Mia suocera non sta tanto bene. Fino al mese scorso mangiava regolarmente da sola ora, invece, dobbiamo aiutarla noi». Da mesi non si alza più dal letto e da settimane riesce a stento a parlare. Per questo la sua famiglia cerca di tenerla lontana dalle luci dei riflettori, per evitarle forti emozioni. Ma anche per rispettare il suo stile di vita semplice e il suo carattere schivo e riservato.
Nonna Lucia è affaticata dagli anni ma lucida, molto lucida. Il giorno del suo compleanno ha sorriso quando ha visto arrivare la torta con le candeline e ha applaudito quando il coro di familiari le ha cantato «Buon compleanno», riconoscendo e salutando tutti quanti le hanno fatto visita per farle gli auguri di rito.
Vorrebbe continuare a parlare, a partecipare alla vita familiare come ha fatto sempre, invece, si stanca facilmente e trascorre gran parte della giornata a riposare. Nonostante ciò riconosce tutti, sorride a tutti.
«Fino a pochi mesi fa - prosegue l’anziano genero - mia suocera ha sempre avuto un passo svelto, camminava ricurva ma era più veloce di me. E poi le piaceva affacciarsi al balcone, osservare ciò che accadeva in strada e poi commentare con la figlia».
Carattere di ferro, donna d’altri tempi, non ha mai abbandonato le vecchie e sane abitudini di chi nasce e trascorre gran parte della sua esistenza in campagna. Un legame, quello con la sua amata terra lucana, che non si è mai spezzato. Una vita semplice la sua, all’insegna del rigore, interamente dedicata ai suoi affetti familiari, segnata da qualche sofferenza. Nonna Lucia è stata sempre in ottima salute: un’operazione per la cistifellea e qualche piccolo problema legato all’età sono gli unici acciacchi che la nonnina ha avuto fino a settembre.
Ora, invece, l’anziana nonnina ama soltanto rievocare i suoi ricordi e raccontare, fin quando le forze glielo consentono, i trascorsi di una lunga esistenza passata attraverso tante generazioni e che ha vissuto dure e felici pagine di storia.