Corriere della sera 16/3/2009, 16 marzo 2009
USA E PIERO MALVESTITI
Una situazione critica
Caro Romano, a proposito delle intemperanze dell’ambasciatrice americana Clare Boothe Luce, posso raccontare che il 19 dicembre 1953, in una battagliera colazione di lavoro a quattr’occhi a Villa Torlonia, mio padre, Piero Malvestiti, riuscì a rovesciare una situazione critica: convinse la signora Luce, molto irritata e in partenza per riferire al Dipartimento di Stato, ad intervenire perché gli Usa non sospendessero gli aiuti all’Italia. Il governo degli Stati Uniti minacciava di punire Roma perché «dopo aver speso per l’Italia oltre 3 miliardi di dollari, i comunisti, nelle ultime elezioni, invece di diminuire erano aumentati di numero».
Mila Malvestiti Mondello
Roma
Ricordo ai lettori che Piero Malvestiti rappresentò la Democrazia cristiana nel Cln durante la Resistenza, fu membro dell’Assemblea Costituente, ebbe incarichi di governo e, infine, due importanti cariche europee: vice presidente della Comunità Economica Europa e presidente della Comunità europea per il carbone e l’acciaio. Morì a Milano nel 1964.
«PIANISTI» Il metodo tedesco
Caro Romano, desideravo conoscere il suo parere, in merito all’acquisto di un’apposita strumentazione, per combattere il fenomeno dei «pianisti» in Parlamento. Non per cadere nel qualunquismo, ma ritengo che quella cifra potesse essere destinata ad altri usi. Il «problema» è, a parer mio, facilmente risolvibile. Ricordo, in proposito, una visita al Reichstag di Berlino qualche anno fa. La guida, mostrandoci la scheda con foto del ministro Fischer a fine mandato, ci disse che la stessa veniva (credo venga tuttora) utilizzata dai Parlamentari come pass d’ingresso, ma pure nelle votazioni. «In che modo?», chiesi. «Nel corso delle votazioni i presenti si alzano dal loro posto e infilano la tessera plastificata nella scatola-urna posta sul tavolo dei delegati proposti, sotto al tavolo del Cancelliere. Dopo i conteggi le tessere vengono restituite ai votanti. La ritenevo e ritengo una soluzione alquanto semplice, oltre che economica.
Andrea Tognon
antognon@yahoo.it
I tedeschi, evidentemente, hanno deciso che il miglior modo per evitare i «pianisti» era quello di non indurre i deputati in tentazione. Trasmetto la sua informazione al presidente della Camera.
NUCLEARE / 1 Il blackout del 2003
A chi è ancora contro il nucleare qualcuno dovrebbe rammentare il drammatico blackout nel settembre 2003. Ricordo che allora l’Italia rimase praticamente bloccata per ore e ore senza un filo di energia.
Paolo Tollis
paolotollis@tin.it
NUCLEARE / 2 Le obiezioni di Rubbia
L’energia nucleare non è affatto poco costosa, anzi è vero l’opposto. In Francia lo Stato sovvenziona e sostiene il piano nucleare. Le obiezioni al piano nucleare italiano, già elencate da Carlo Rubbia, sono: tecnologie usate ormai obsolete, costi di gestione e produzione dell’energia non convenienti, problema irrisolto delle scorie nucleari.
Cristiano Martorella
amenouzume@libero.it
OTTIMISMO DEL PREMIER Ricetta per la crisi?
Il governo, attraverso il suo capo, continua a predicare ottimismo riguardo alla fine della crisi, ma non sono pochi coloro che da questo ottimismo sono piuttosto spaventati: è come se, trovandoci ammalati, il medico ci rassicurasse sulla guarigione, senza fornire una diagnosi e prescrivere una terapia...
Massimo Pellegrini
mas.pellegrini@tele2.it
CARTELLI SULLE STRADE Pericoli inesistenti
Gli autovelox in perfetto stile imboscata afghana sono stati vietati. Chi li piazza senza segnalazione preventiva almeno 400 metri prima, o ancora peggio nascosti, rischia l’incriminazione per truffa. truffa non dire che c’è il lupo ma anche gridare al lupo troppe volte sortisce lo stesso effetto. Sono troppi i cartelli che informano che in quel tratto vi è un rilevamento di velocità: quasi tutti i comuni hanno il cartello «velocità controllata» all’ingresso del proprio territorio, senza che vi sia alcuno strumento o pattuglia. Non è truffa anche quella? Le strade sono anche piene di cartelli che indicano pericoli inesistenti e impongono limiti di velocità che non hanno alcuna ragione di esistere: sono falsi allarmi che gli automobilisti hanno preso l’abitudine di ignorare. Non è questo il sistema per garantire la sicurezza sulle strade.
Baldassarre Trecroci
Bardonecchia (To)
CONTRO LE TRUFFE Programma in tv
Vanna Marchi è tornata in carcere dopo aver truffato molte persone. Sembra comunque che in Italia ci sia una particolare predisposizione a farsi truffare. Perché non offrire quindi un programma televisivo che aiuti ad evitare le piccole e le grandi truffe?
Ugo Ughi, Milano
MAI COS BASSI Interessi sui Bot
Mi sembra esserci un fattore di rilevante importanza non adeguatamente evidenziato: il costo del denaro mai così basso da non so quanti anni. Il Tesoro sta emettendo Bot all’1,5% di interesse che vengono pure acquistati.
Non so quanta parte delle precedenti emissioni giungerà quest’anno a scadenza, ma il risparmio sugli interessi potrebbe aggirarsi intorno a 6-8 miliardi di euro.
Artemio Minciarelli
aminciar@alice.it
CELLULARI I danni al cervello
Il cellulare distrugge i neuroni: tanto emerge da uno studio dell’Università dell’Aquila. Non ci voleva molto per capire che i campi elettromagnetici attivati dal telefonino influenzano negativamente i processi metabolici cerebrali.
L’aggeggio, insomma, meno si usa, meglio è. Soprattutto dai giovani.
Lucio Di Nisio
Montesilvano (Pe)
TROPPO COSTOSI Biglietti di ingresso
Presso la Mostra d’Oltremare di Napoli è in programma una «Mostra Convegno sulle Fonti rinnovabili e l’Efficienza energetica nel Mediterraneo». Ebbene, samo stati informati che gli alunni maggiorenni (una piccolissima parte) non pagano nulla, i minorenni, invece, pagano 98 euro per ogni gruppo di 20 e così, per una cinquantina di alunni, l’esborso è di circa 250 euro.
Da una lato si invoglia a ricercare forme alternative di energie, dall’altra si scoraggia l’acquisizione di elementi utili alla loro conoscenze.
Pasquale Mirante