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 2009  marzo 15 Domenica calendario

Basta con i supereroi, Batman e l’Uomo Ragno sono simboli dell’ imperialismo e non si vede il motivo per cui i bambini venezuelani non possano giocare con icone positive, ispirate alla storia nazionale

Basta con i supereroi, Batman e l’Uomo Ragno sono simboli dell’ imperialismo e non si vede il motivo per cui i bambini venezuelani non possano giocare con icone positive, ispirate alla storia nazionale. Un vecchio pallino di Hugo Chávez diventa realtà grazie all’iniziativa di due militanti della Revolucion bolivariana, padre e figlia. Angel e Joyce Parra, pittore lui, disegnatrice di 26 anni lei, sono stati invitati domenica scorsa alla trasmissione "Alò Presidente" per mostrare il primo pupazzo, visibilmente emozionati per l’accoglienza di Chávez. Il prototipo rappresenta Francisco de Miranda, uno dei grandi eroi dell’indipendenza venezuelana. Veste l’uniforme blu dell’esercito ribelle, porta la pistola nella mano sinistra, la spada nella destra e il moschetto a tracolla. Scomparso nel 1816 è stato un antesignano della lotta contro il colonialismo e finì i suoi giorni in una galera spagnola. Dopo Miranda, gli altri supereroi autoctoni saranno Antonio Sucre, capo militare nella guerra contro la Spagna, lo schiavo ribelle Pedro Camejo, l’indio Guaicaipuro e altri personaggi storici continuamente menzionati da Chávez nelle sue maratone politico-militari. Anche se non direttamente citato, forse per sommo rispetto, è difficile che potrà mancare il più supereroe di tutti, Simón Bolívar, il padre della Patria che già il Venezuela venerava da due secoli e Chávez ha addirittura inserito nel nome del Paese quando ne ha cambiato la Costituzione. Non ci sarà per ora un pupazzo dello stesso Hugo Chávez, hanno detto i due disegnatori, perchè è contemporaneo, mentre la linea «Heroes de Venezuela» tratta solo di personaggi storici. In realtà, vari Chávez in miniatura sono già venduti tranquillamente da anni nelle bancarelle del commercio popolare di Caracas. Alcuni addirittura parlano e cantano. Angel e Joyce Parra, invece, vogliono metter su un business serio. Hanno già stretto un accordo in Cina per la produzione dei bambolotti e ora si attendono una mano dal governo per la commercializzazione in Venezuela. «Comincia la battaglia contro Superman, Batman e Robin e tutte queste figure che avvelenano da tempo le nostre menti – ha esultato Chávez durante la presentazione – Sono personaggi che spingono i nostri bambini ad ammirare l’impero, sono simboli dell’imperalismo. Si tratta di uno sforzo meritevole in funzione della nostra cultura nazionale». Da anni il leader venezuelano insiste sulla «contaminazione» straniera in televisione e nei programmi scolastici. Tuona contro le telenovelas e la storia scritta dalle élites borghesi. Ma a causa delle forti resistenze nella popolazione, i suoi propositi di cambiare i libri di testo e censurare l’insegnamento privato non sono mai andati molto oltre la retorica delle parole. Rocco Cotroneo