L’Espresso, 19 marzo 2009, 19 marzo 2009
I dati sulla nostra salute sono nella banca dati di almeno una Asl e, molto probabilmente, sono a rischio
I dati sulla nostra salute sono nella banca dati di almeno una Asl e, molto probabilmente, sono a rischio. Secondo un’indagine condotta su 50 aziende sanitarie dall’Osservatorio nazionale per la sicurezza informatica, il 60 per cento dei sistemi sarebbe infatti facilmente penetrabile. I test di sicurezza dovrebbero essere eseguiti ogni tre mesi ma, nella realtà, vengono effettuati solo una volta l’anno (nel 20 per cento dei casi anche più raramente). Il problema è che, scoperto il baco, l’85 per cento delle Asl non avrebbe i fondi per porvi rimedio.