Wall Street Journal, 13 marzo 2009, 13 marzo 2009
La ricchezza degli statunitensi nel 2008 è calata del 15%, senza tenere conto dell’inflazione. Il valore degli asset delle famiglie è sceso a 65,7mila miliardi di dollari
La ricchezza degli statunitensi nel 2008 è calata del 15%, senza tenere conto dell’inflazione. Il valore degli asset delle famiglie è sceso a 65,7mila miliardi di dollari. I loro debiti sono rimasti stabili a quota 14,2mila miliardi. La differenza tra proprietà e debiti (ricchezza netta) è quindi di 11,2 miliardi, il 18% in meno rispetto al 2007. il primo declino dal 2002 della ricchezza netta, tornata a un livello inferiore a quello del 2004. I dati diffusi dalla Federal Reserve rivelano che è finita l’era in cui gli americani spendevano con un occhio alla crescita di valore dei loro asset – case, azioni, fondi pensione – contando sulla possibilità di rivenderli: in generale ogni americano spendeva un centesimo in più èper ogni dollaro guadagnato. I mutui sono crollati a 10,5mila miliardi, il primo calo da quando la Fed analizza questo dato (cioè dal 1950). Mentre il credito al consumo è cresciuto del 2% a 2,6mila miliardi.