Mario Calabresi, la Repubblica 12/3/2009, 12 marzo 2009
LA CRISI DIMEZZA I PATRIMONI DEI SUPERICCHI
New York - I patrimoni degli uomini più ricchi del pianeta, i miliardari che occupano la lista della rivista Forbes, si sono quasi dimezzati nell´ultimo anno: da 4,4 trillioni di dollari a 2,4. Una perdita di ricchezza che investe ogni angolo del mondo, dagli Stati Uniti all´Asia, e raggiunge dimensioni mai viste, basti pensare che la somma delle perdite dei primi dieci miliardari è pari all´intero Pil di nazioni come l´Irlanda o Israele. Un destino che colpisce anche Silvio Berlusconi che, nonostante l´ottimismo che continua a mostrare di fronte alla crisi, in due anni ha visto la sua fortuna quasi dimezzata.
L´uomo più ricco del mondo torna ad essere Bill Gates (con una fortuna valutata in 40 miliardi di dollari, 18 meno dell´anno scorso), che scavalca Warren Buffet (37 miliardi di patrimonio contro i 62 della classifica 2008) per il solo fatto di aver perso un po´ meno. Al terzo posto il re della telefonia messicana Carlos Slim Helu. Tra i primi venti il sindaco di New York Michael Bloomberg (che prende un solo dollaro di stipendio all´anno per questa attività e sale al 17esimo posto) è l´unico ad incrementare il suo patrimonio. Crollano invece in modo drammatico le fortune degli indiani Anil Ambani e Lakshmi Mittal. Il primo, che lo scorso anno era stato l´uomo che aveva guadagnato di più al mondo, ora perde addirittura tre quarti del suo patrimonio, passando da 42 miliardi di dollari a 10. Il re dell´acciaio Mittal - che continua comunque ad occupare l´ottavo posto della classifica - si ritrova invece con meno della metà delle sue ricchezze personali passando da 45 miliardi a 19,3.
La recessione ridisegna anche la geopolitica mondiale della ricchezza, nonostante la crisi sia partita da Wall Street gli Stati Uniti tornano ad essere il Paese con il più grande numero di miliardari (gli americani occupano dieci dei primi venti posti, mentre lo scorso anno erano solo quattro) a scapito degli asiatici che pagano il crollo del valore delle materie prime e scivolano fuori dalla classifica. La più colpita è la Russia che ha perso in soli dodici mesi due terzi dei suoi super ricchi e l´India che ne ha meno della metà, tanto che New York scalza Mosca (che scende al terzo posto) come città che ospita più miliardari (55) e al secondo posto sale Londra.
Il primo degli italiani si conferma per il secondo anno il re della Nutella Michele Ferrero che si piazza al quarantesimo posto con un patrimonio familiare di 9,5 miliardi di dollari, seguito da Silvio Berlusconi (al numero 70 con 6,5 miliardi) che ha un patrimonio quasi dimezzato rispetto agli 11,8 miliardi del 2007 quando era al 51esimo posto e ai 9,4 dell´anno scorso. Terzo il patron di Luxottica Leonardo Del Vecchio (71esimo con 6,3 miliardi). Dopo di loro si passa a Giorgio Armani che si piazza al 224esimo posto (2,8 miliardi).
Rispetto allo scorso anno nel mondo ci sono 355 miliardari di meno - erano 1125 e ora sono 793, se il conto non vi torna è perché bisogna calcolare anche 18 decessi, 38 nuove entrate e 3 ritorni - , tra coloro che escono dalla classifica ci sono i due più giovani della lista del 2008: il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg e Hind Hariri la figlia dell´ex premier libanese ucciso da un´autobomba nel 2005. I nuovi miliardari invece sono solo 38 (erano 226 nel 2008) e tra loro entrano in classifica il cinese Wang Chuanfu, che guida la Byd compagnia leader nella costruzione di batterie per cellulari e nel campo delle auto elettriche, e il più grande spacciatore di droga del mondo, il messicano Joaquin Guzman Loera, capo del cartello di Sinaloa.