Mario Gerevini , Corriere della sera 11/3/2009, 11 marzo 2009
E DE BENEDETTI PREPARA L’AUMENTO IN «CASSAFORTE»
La Carlo De Benedetti & Figli, la società in accomandita al vertice del gruppo Cir-Cofide, si prepara ad un aumento di capitale. L’operazione è all’ordine del giorno di un’assemblea convocata per il prossimo 30 aprile, una data che coincide con le assemblee di bilancio di Cir (ieri +15% in Borsa) e Cofide (+8%). Sarà votata una delega ad aumentare il capitale, oggi pari a 69 milioni, fino a 100 milioni di euro aggiuntivi.
Una manovra che chiama la famiglia a far fronte alle esigenze di maggior elasticità finanziaria della cassaforte che lo scorso anno aveva chiuso il bilancio in rosso (2,5 milioni) a causa dell’onere del maggior indebitamento (122 milioni).
Ma la voce più preoccupante, in chiusura di bilancio 2008, dovrebbe essere il valore della partecipazione in Cofide e non è escluso che sia questo l’elemento che ha convinto l’Ingegnere e i figli a preparare i portafogli.
A fine 2007 il 45% era contabilizzato in bilancio a 220 milioni, oggi ne vale meno della metà (102) con relativa minusvalenza inespressa. In più l’intera partecipazione, secondo gli ultimi rilievi bancari disponibili, è in pegno a tre banche (Intermobiliare, Intesa e Mps) e il crollo di Cofide (-55% in un anno) potrebbe aver costretto l’accomandita De Benedetti a un ripristino degli scarti di garanzia. Tuttavia l’operazione, per ora solo in delega, non sembra destinata a modificare l’assetto proprietario che vede la maggioranza assoluta ancora saldamente in mano all’Ingegnere e il resto suddiviso tra i tre figli, Marco, Edoardo e Rodolfo, quest’ultimo alla guida del gruppo industriale di cui fanno parte Espresso (editoria), Sogefi (componenti automobilistici), Sorgenia (energia) e Hss (sanità e cliniche).