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 2009  marzo 11 Mercoledì calendario

Martani Daniela

• Roma 18 maggio 1973. Ex hostess dell’Alitalia, diventata famosa ai tempi della trattativa Cai (settembre 2008) per via delle foto con un cappio al collo e la scritta «Questa è la vera cordata italiana», fu licenziata in tronco per non essersi presentata alla partenza del volo AZ784 Roma-Tokio del 23 gennaio 2009 (ore 14.50) in quanto ospite della casa del Grande fratello. Ha partecipato anche all’edizione 2009 de La fattoria (subito eliminata) • «La barricadera della trattativa tanti anni fa aveva paura di volare. una ragazza single che vive con mamma e papà (’perché a vivere da sola col mio stipendio non ce la faccio”) e quattro gatti, che quando torna da Tokyo o Buenos Aires dà gli esami di Scienze della Comunicazione o si esibisce come cantante nei locali. Daniela Martani […] arriva a piazza Montecitorio ad aspettare notizie, jeans e scarpe da ginnastica, e subito la investono i colleghi: ”Sei stata una grande, brava”, una pacca sulle spalle da una; ”io la faccia di Daniela me la faccio stampare sulla divisa”, scherza un altro. Lei sorride e ringrazia, nel suo giorno di gloria tra gli assistenti di volo in rivolta: hostess Alitalia da quasi 11 anni, è quella che, ad ”Annozero”, ha rinfacciato all’ex ministro Castelli i gestacci di Bossi alla bandiera dicendo ”Siete i meno rappresentativi dell’italianità”, a lui che le rimproverava la sua immagine col cappio al collo in giro per il mondo. Perché la bella Daniela è finita su tutti i giornali con una corda al collo e la scritta ”Questa è la vera cordata italiana”, pasionaria della lotta alla trattativa, esultante alla notizia del ritiro di Cai. ”Non accettiamo questo contratto: sono un gruppo di imprenditori messi insieme a caso che non capiscono nulla di trasporto aereo, vorrei tornasse in campo Air France”. iscritta al sindacato Sdl ”da sempre, ma non sono delegata”, simpatie a sinistra ”ma pure Veltroni ci ha tradito”. A lei, spiega, lavorare per la compagnia di bandiera suscita orgoglio, ”non credo che lavorerei per un’altra compagnia”, scuote la testa, nel caso perdesse il lavoro. entrata in Alitalia a 24 anni: ”Ho mandato la domanda per fare l’assistente a terra, mi hanno chiamata per il volo”. Un bel guaio, per una che fino a lì aveva paura di stare tra le nuvole: ”Mi è passata facendo il corso obbligatorio prima di diventare hostess: capendo la dinamica, stando a contatto coi piloti più bravi del mondo”. Tratte a medio e lungo raggio, ”cambio tre jetlag in una settimana”, al ritorno lo studio all’Università, ”ultimo esame Linguistica italiana, media 26, sto al terzo anno ma è dura riuscire a studiare”. E la grande passione: cantare. ”Canto in alcuni locali di Roma e provincia, mi chiamano alle feste, ai matrimoni. Faccio cover italiane e straniere. Ho provato anche a mandare un pezzo alle selezioni di Sanremo, ma non mi hanno presa. E ho provato X-Factor: ho passato il primo provino ma non il secondo”. Le amicizie sono difficili da coltivare, ”con questo lavoro devi sempre farti viva tu: gli altri non sanno i tuoi turni. E incastrare gli orari è difficile: le mie migliori amiche, Tamara e Carla, fanno le impiegate, sono libere il sabato e la domenica, quando io spesso parto”. Figli? ”Se trovo marito...”, ride. Un fidanzato non c’è, ”questo lavoro è stato un problema: una delle liti più furibonde con un ex è stata un Natale, dovevo passarlo con lui dai suoi, sono dovuta partire per Caracas. Due anni fa addirittura non ho potuto esserci al matrimonio di mio fratello: ero di turno”, ricorda Daniela. ”Ci sono lavori più pesanti, certo, ma questo è duro fisicamente e anche psicologicamente: devi avere una grande forza interiore per stare tanto tempo lontana da tutti. Io mi sento molto sola, non ho nessuno con cui condividere gioie e dolori” (’c’è la fila a corteggiarla”, ride una collega; ”mai avuto storie con colleghi”, giura lei, ”in aereo non c’è tempo”). All’improvviso in piazza Montecitorio arriva Antonio Di Pietro. Scatta in piedi Daniela, si unisce ai colleghi nel coro ”Mandali in galera, oh Tonino mandali in galera”. ” l’unico che dice le cose come stanno”, sospira convinta. E se l’ex pm le proponesse una candidatura, alla barricadera che mette a tacere Castelli? ”Ci penserei seriamente”. Alza gli occhi un’altra hostess: ”E noi la voteremmo tutti”» (Francesca Schianchi, ”la Stampa” 27/9/2008) • «’Ho accettato. pur sempre un posto fisso. Ma sto cercando un altro lavoro” [...] come altri 10 mila dipendenti Alitalia [...] ha detto ”sì” all’offerta di lavoro. [...] ”Non c’era scelta [...] e dovrei anche sentirmi fortunata perché ci sono donne sole con figli a carico che sono state lasciate fuori, coppie marito e moglie entrambi in cassa integrazione. Ma non riesco a sentirmi fortunata...”. [...] era stata invitata in tv da Michele Santoro: bella e appassionata, grintosa e affascinante. Un cocktail che l’ha proiettata dai sit in alle pagine di gossip dei giornali: era stata vista uscire con il conduttore Massimo Giletti. [...] ”[...] ho firmato il contratto con la Cai anche se non mi piace per niente. La vita privata sarà azzerata: su 8 permessi mensili, per esempio, solo 2 saranno inamovibili, gli altri saranno a disposizione dell’azienda. Ci hanno tagliato i riposi sui voli a medio e lungo raggio. E lo stipendio sarà più basso del 30 per cento. Ne vale davvero la pena? Non lo so. Ma per adesso non ho scelta. Meglio che andare in cassa integrazione [...]I sindacati, soprattutto i confederali, non hanno fatto nulla, sono rimasti a guardare. E anche la politica ha gestito tutto malissimo. Io sono di sinistra, ma sono delusa, molto delusa anche dal Pd [...]”» (Paolo Foschi, ”Corriere della Sera” 28/12/2008) • «Finalmente s’è capito cosa vogliono dalla vita. Non un buon posto in una grande compagnia aerea italiana, sana nei bilanci, capace di restare in piedi con le propriezampe: così era sembrato [...] ma evidentemente si trattava di un malinteso. Adesso tutto è più chiaro, l’equivoco è risolto: basta un posto al Grande Fratello. [...] Come dimenticare l’epopea di settembre: la Cai che ritira l’offerta, il Paese nell’angoscia, loro che esultano come a un cucchiaio di Totti. I duri e puri che non si preoccupano di restare in mezzo a una strada, di lasciare l’Italia senza Ali: l’importante, in quelle ore, è respingere l’accordo. Tanto peggio, tanto meglio. Scena madre, la madre di tutte le scene, quella della hostess con il cappio. In primo piano, il viso belloccio della moracciona Daniela Martani [...] la hostess che tutti vorrebbero accanto nei momenti di turbolenza edi vuoto d’aria. Alle volte, i casi della vita: su quella foto, la titolare della simpatica allegoria costruisce la sua fortuna. Poco tempo dopo è già da Santoro, appunto, che la propone più omeno come eroica suffragetta della nuova stagione sulle barricate. Ma è solo l’inizio. Il vero salto di qualità si registra nelle settimane successive, quando la Pasionaria del cappio viene paparazzata niente meno che con Massimo Giletti, il conduttore dal voltoumano, tanto umano. il chiaro ingresso negli ambienti che contano. Per lei, da sempre appassionata di arti cine- musico-teatrali,il colpo d’ala che la porterà a realizzare i grandi ideali di una vita intera. La carriera rulla e decolla a velocità supersonica. [...]» (Cristiano Gatti, ”Il Giornale” 9/1/2009) • «[...] Restare a Cinecittà o volare a Tokyo. Sognare le vette della notorietà o tenersi il posticino dell’odiata Cai. Vivere fino in fondo l’avventura del Grande Fratello o tornare sui Boeing 777 a distribuire pranzi ai passeggeri e farsi dire ”ma lei è...?”. [...] hostess in servizio full time (e non più part time) della nuova Alitalia che, nonostante tutto, l’ha riassunta [...] è segnata in partenza sul volo Roma-Tokyo delle 14.50 di [...] Se non ci sarà, all’ufficio del personale saranno costretti a segnare ”assenza ingiustificata”. L’anticamera del licenziamento. [...] il 22 (dicembre)- aveva firmato la lettera di assunzione. Di questi tempi, dire no a un posto fisso è un azzardo. Chiede però subito l’aspettativa senza stipendio. L’azienda gliela nega. Ai primi di gennaio, non appena sa di essere fra i prescelti del ”Gf9”, ci riprova: ”Allora mettetemi in cassa integrazione”. Nulla da fare. Ormai Daniela ha firmato, non può fare marcia indietro. E poi, con novemila fra cassintegrati e precari fuori dalla porta, l’ufficio del personale non vuole sfidare l’ira degli esclusi. Così Daniela entra nella casa di Cinecittà con in tasca il tesserino Alitalia, e solo grazie ad un pugno di ferie arretrate. [...] La lista dei cassintegrati che vorrebbero lavorare al suo posto è lunghissima. Sui blog, fra i colleghi, fioccano le critiche. Una di loro, Elisabetta Tesini, ha scritto una lunga lettera all’Espresso ”per urlare il disprezzo verso chi ha usato l’uniforme solo per i propri scopi personali”. Fra gli autonomi del sindacato Sdl, la sigla alla quale è stata iscritta a lungo, il malumore è forte. [...]» (Alessandro Barbera, ”La Stampa” 22/1/2009) • «[...] si sente incompresa: ”Ma perché tanto accanimento contro di me? Perché non mi danno l’aspettativa o la cassa integrazione? Perché non mi permettono di realizzare il mio sogno di bambina?” [...] L’avrà pure messo in conto, da quando è planata nella Casa del Grande Fratello 9, che il fresco suo contratto a tempo indeterminato potesse finire nel tritacarte aziendale. [...] Alessia Marcuzzi gliel’ha comunicato in diretta: ”Cara Dani, l’Alitalia sta pensando di licenziarti, che vuoi fare, vai o resti?”. E alla pasionaria Martani, davanti al suo più celebre ritratto in cappio e divisa verde ingigantito dalla telecamera, sono spuntati i lacrimoni bordati di rimmel. ”Oddio, ho l’ansia, non riesco a parlare”. Le spiegano che le colleghe la vorrebbero cacciata a calci nel sedere. ”Me lo aspettavo, posso solo dire che la mia protesta era sincera”. L’ospite Alfonso Signorini, direttore di Chi, si incarica di dirgliene quattro (e nella concitazione lancia un ”Per D..!” che rimbomba): ”Sei una grande opportunista, tieni i piedi in due staffe, licenziati. La cassa integrazione è pagata dai contribuenti, sarebbe una vergogna nazionale concederla a una come te che si sollazza da mattina a sera al Grande Fratello”. Lei proprio non capisce: ”Ma io per un po’ lascerei il posto ad un altro, che male faccio, perché non mi trattate come una persona normale?”. Vai o stai? ”Non posso decidere qui su due piedi”. Urge colloquio con l’avvocato [...] Dall’Alitalia le augurano una lunga e prospera carriera di soubrette» (Giovanna Cavalli, ”Corriere della Sera” 27/1/2009) • Il 2 febbraio 2009 l’uscita dalla casa del GF: «[...] Alessia Marcuzzi l’ha invitata quindi a andare nel corridoio dove si aprivano due porte, una verso l’esterno, l’altra per rientrare nella casa. Su tacchi altissimi la ragazza si è avviata turbata. E l’apparizione della mamma ha dato il via alle sue lacrime. La signora Martani ha fatto un appello al buonsenso: ”Non siamo tranquilli pensando a quello che sta accadendo con Alitalia. Pensaci bene”. ”Irrazionalmente” ha detto la Martani piangendo ”tornerei dentro la casa. Ma c’è una ritorsione verso di me da parte della Cai. Non ho avuto la possibilità di esercitare un mio diritto, quello di chiedere l’aspettativa. Mi si vuole colpire. La Cai ha violato il diritto di moltissimi lavoratori”. Alessia Marcuzzi incalza perché Daniela Martani prenda una decisione definitiva. ”Devo difendere il mio diritto al lavoro” conclude affranta la ragazza ”come devo difendere quello dei miei colleghi che hanno perso il posto. Per questo non potrei più rientrare nella casa. Quindi esco”. Grandi applausi per la decisione che è venuta dopo un lungo confrontarsi con se stessa. ”Solo una mente diabolica” si sfoga la Martani ”avrebbe potuto pensare di mettersi un cappio al collo per partecipare al Grande Fratello. Ora non so con che spirito potrei rimanere qui dentro rinunciando a lottare per un risarcimento morale. Col cuore rimango nella casa, con la testa so che devo uscire”. [...]» (Roberto Rombi, ”la Repubblica” 3/2/2009) • «[...] una volta fuori dagli studi di Cinecittà, tramite i suoi avvocati ha inviato [...] le proprie argomentazioni difensive. Non è bastato: Cai ha preso la sua decisione, e [...] ha spedito la lettera di licenziamento. [...]» (Francesca Schianchi, ”La Stampa” 16/2/2009) • «Nuova cocente delusione per Daniela Martani [...] aveva [...] ottenuto una seconda occasione per sfondare sul piccolo schermo, entrando come concorrente ne La Fattoria 4, il reality show trasmesso su Canale 5. Nemmeno qui, però, la sorte le è stata amica: [...] è stata impietosamente eliminata dal televoto nel ballottaggio con Giovanna Rei, in base al regolamento della trasmissione che prevede che ogni settimana si svolgano le nomination. La quarta puntata della Fattoria, reality show cominciato nel 2004, si svolge in Brasile, in una ipotetica fazenda. I partecipanti devono affrontare delle prove che riguardano ciò che l’immaginario collettivo ritiene che sia la vita quotidiana in una fattoria dove sono disponibili soltanto oggetti essenziali per la sopravvivenza. ”Forse ho perso perché non ho avuto il tempo di farmi conoscere” ha commentato Daniela Martani, che di fatto è rimasta alla Fattoria per un solo giorno. Meno comprensivo il giudizio di Fabrizio Corona, secondo il quale ”forse Daniela deve dimenticare il mondo dello spettacolo e cominciare a lavorare sul serio” [...]» (’Il Giornale” 10/3/2009).