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 2009  marzo 10 Martedì calendario

Due articoli: LA SANITA’ D’ECCELLENZA- «PRESTO CI SARA’ LA CLASSIFICA DEL MINISTERO»- Il governo dice basta agli elenchi ufficiosi

Due articoli: LA SANITA’ D’ECCELLENZA- «PRESTO CI SARA’ LA CLASSIFICA DEL MINISTERO»- Il governo dice basta agli elenchi ufficiosi. Tempo qualche mese e anche il ministero della Salute potrà elencare i centri d’eccellenza sanitari nel nostropaese e ogni cittadino potrà consultarne le caratteristiche, le competenze, il personale e anche le liste di attesa per visite e ricoveri. Il sottosegretario Ferruccio Fazio lo annuncia al Giornale dopo aver già insediato un comitato che avrà il compito di selezionare gli ospedali italiani migliori in campo oncologico, psichiatrico e cardiovascolare. Professore, ma perché non esiste ancora una lista ufficiale dei centri di eccellenza sanitari in Italia? "Liste ufficiali ce ne possono anche essere, come quella degli Istituti di ricovero a carattere scientifico o i Centri di biomedicina. Però non si tratta solo di fareunelenco. Serve mantenerlo aggiornato". E nessuno si è mai occupato di questo problema? "No, lo stiamo facendo noi. E tra sei mesi circa, i cittadini potranno essere aggiornati e non dai giornali o dai centri privati che si cimentano nelle classifiche. Ci sarà un elenco autorevole proposto dal ministero del Lavoro e della Sanità sui poli di eccellenza presenti in Italia". Chi ci sta lavorando? "Abbiamo già insediato un comitato presieduto da Enrico Garaci, dell’Istituto superiore di Sanità. Il comitato lavorerà per organizzare un sistema di rete di eccellenza, nei settori di più largo interesse per la comunità: l’oncologia, le malattie cardiovascolari e le neuroscienze". E chi potrà accedere a queste reti? "Soltanto quelle strutture con determinate caratteristiche". Per esempio? "Vanno seguiti dei criteri oggettivi, come quantificare il valore scientifico, il numero delle persone che ci lavorano, il numero dei pazienti, le caratteristiche tecnologiche, le biobanche, imacchinari particolari in dotazione". Chi è all’avanguardia entra e chi resta indietro va escluso? "La rete ci indicherà le strutture migliori e diventerà per il ministero uno strumento di alta consulenza, per facilitare le collaborazioni". E anche i finanziamenti pubblici? "Anche, ma non ci saranno automatismi. Saranno esaminati bandi molto rigidi emanati sulla base delle priorità del Paese". Quanti centri di eccellenza saranno monitorati? "Quelli migliori, quindi si parla di alcune decine di istituti". Ma la rete avrà una funzione operativa anche per i pazienti? "Sicuramente, servirà anche per farsi curare meglio perché dirà che cosa avviene dalpuntodi vista clinico, chi fa certe cose e come vengono fatte, ci saranno consigli sulle liste di attesa e precise indicazioni per i tre grandi problemi clinici che abbiamo selezionato". L’Italia ha qualcosa da imparare dall’estero? "Noi abbiamo grandissime eccellenze, un’ottima sanità e una buona ricerca scientifica". Non è troppo ottimista? "Il problema è la forte disomogeneità dell’organizzazione sanitaria. Ma confido che con il federalismo certe situazioni miglioreranno. Attualmente Sicilia, Lazio e Campania sono responsabili del 78% del deficit sanitario. Seguite da Abruzzo, Molise, Puglia. Tutte regioni tenute sotto osservazione per gli sprechi". «ECCO GLI OSPEDALI MIGLIORI D’ITALIA»- Il sistema sanitario nazionale offre una grande opportunità: gli italiani possono spostarsi da una città o da una regione all’altra, per decidere dove curarsi. Bisogna però orientarsi fra i numerosi centri di assistenza: Irccs (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico), policlinici, aziende ospedaliere,casedi cura,cliniche universitarie. Ma spesso le informazioni per saper scegliere non sono bagaglio dei cittadini: il Censis, in uno studio per il Forum della Ricerca Biomedica, certifica che il 90% degli italiani demanda la scelta al proprio medico curante. I centri di eccellenza sono numerosi, come dimostra l’elenco che segue e che raccoglie i sedici istituti di cura che rappresentanoun «polo d’attrazione». Dall’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma all’Ospedale Careggi di Firenze, dal Policlinico di Bologna all’Istituto nazionale per la cura dei tumori di Milano, si tratta di strutture che attirano e ricoverano migliaia di pazienti ogni anno,da Nord a Sud. L’elenco è stato ricavato dal Rapporto Oasi 2006 stilato dal Cergas, il Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale dell’Università Bocconi. Come spiega Francesco Longo, direttore del Cergas, si tratta di centri «ad alta specializzazione», dove ci si va con sicurezza per la loro elevata «qualità percepita». Una conferma - sancita dall’Oms - che il sistema sanitario italiano funziona: « il secondo al mondo per rapporto costo-efficacia» spiega Longo. I punti di forza? «L’equità sostanziale, per cui tutti hanno diritto a prestazioni gratuite e la libertà di andare dove vuoi, gratis». Proprio per scegliere con consapevolezza,ecco l’elenco dei centri di cura d’eccellenza: ROMA - Osp. pediatrico Bambin Gesù Fondato nel 1869, oggi Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico privato,è il più grande Policlinico pediatrico del Centro-Sud e tra i più moderni e attrezzati d’Italia. Piazza S. Onofrio 4, 06/68591 ROMA - Policlinico Agostino Gemelli Fondato nel 1964, è il Policlinico della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. ospedale di rilievo nazionale di alta specializzazione. Largo Gemelli 8, Roma 06/35501928 GENOVA - Istituto Giannina Gaslini L’Istituto G. Gaslini è un Ospedale Pediatrico. Nato nel 1931, oggi è un Irccs specializzato nella cura dei pazienti in età pediatrica e nella ricerca in campo biomedico. Largo G. Gaslini 5, Genova 010/56361 PISA - Azienda ospedaliera pisana Azienda ospedaliera collegata all’Università di Pisa, è un ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione che coniuga le attività di assistenza e ricerca. Via Roma 67, Pisa, 050/992111 VERONA - Azienda ospedaliera Verona Centro sanitario di livello nazionale di alta specializzazione. Ha due sedi: l’Ospedale Civile di Borgo Trento e il Policlinico di Borgo Roma. Piazzale Stefani 1 o piazzale Scuro 10, Verona 045/8121111 BOLOGNA - A.O. Sant’Orsola Malpighi  il primo ospedale della città, con oltre 400 anni di storia. Oggi è sede della Facoltà di Medicina dell’Università di Bologna ed è organizzato in 7 dipartimenti.Via Albertoni 15, Bologna, 051/6361111 PAVIA - Policlinico San Matteo Sede di attività assistenziale fin dal Quattrocento, dal 1982 come Irccs persegue finalità di ricerca biomedica e prestazioni di ricovero e cura di alta specialità. Viale Golgi 19, Pavia, 0382/5011 MILANO - Ospedale San Raffaele  riconosciuto come Irccs privato.Comprende l’Istituto scientifico universitario San Raffaele, il Dipartimento di biotecnologie e l’Ospedale San Raffaele Turro. Via Olgettina 60, Milano, 02/26431 PADOVA - Azienda ospedaliera Padova  ospedale di rilievo nazionale edi alta specializzazione convenzionato con l’Università di Padova. Collabora con alcuni tra i più prestigiosi ospedali del mondo. Via Giustiniani 1, Padova, 049/8211111 FOGGIA - Casa sollievo della sofferenza Ente privato della Santa sede,eroga servizio pubblico.Svolge attività assistenziali e ricerca clinica in genetica e malattie eredo-familiari. Viale Cappuccini 1, San Giovanni Rotondo (Foggia), 0882/456316 BOLOGNA - Istituto ortopedico Rizzoli Struttura ospedaliera e di ricerca altamente specializzata nell’ortopedia. Oltre 18.000 interventi di chirurgia ortopedico-traumatologica nel 2007. Via di Barbiano 1/10, Bologna, 051/6366900 ROMA - policlinico Umberto Primo Il policlinico della «Sapienza» è l’ospedale pubblico più grande d’Italia. Spesso al centro di polemiche, ma vanta professionisti di grande richiamo. Viale del Policlinico 155, Roma, 06/49979119 SIENA - Azienda ospedaliera senese Policlinico dell’Università di Siena, è un complesso ospedaliero di rilievo nazionaleedi alta specializzazione. Ha un bacino d’utenza internazionale. Viale Mario Bracci 16, Siena, 0577/585111 MILANO - Istituto europeo di oncologia Ideato e diretto da Umberto Veronesi, è modello internazionale di sanità e di ricerca avanzata. I direttori di unità provengono da otto diversi Paesi europei. Via Ripamonti 400, Milano, 02/574981 MILANO - Istituto nazionale cura tumori Centro di eccellenza nazionale nella lotta al cancro, con oltre 13mila pazienti nel 2007, di cui circa il 40% provenienti da altre regioni italiane e dall’estero. Via Giacomo Venezian 1, Milano, 02/23901 FIRENZE - Azienda ospedaliera Careggi Centro di riferimento dell’università di Firenze, forte di 5.800 dipendenti, ha erogato nel 2008 9.778.857 prestazioni ambulatoriali (pazienti interni ed esterni). Viale G. Battista Morgagni, Firenze 055/4277111