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 2009  marzo 10 Martedì calendario

RIDOTTI ALL’OSSO AL GALA’ EUROPEO


In campo il sabato per preparare al meglio gli impegni di Coppa, le tre squadre italiane hanno perso per infortunio la bellezza di 4 giocatori: Materazzi e Burdisso l’Inter, Sissoko la Juventus, Cicinho la Roma. Il più sfortunato, Cicinho, già operato, dovrebbe cavarsela in non meno di sei mesi. Assenze che si sommano ad altre lungodegenze: l’Inter giocherà a Manchester con una linea difensiv ridotta all’osso, la Roma contro l’Arsenal con un centrocampo da inventare, la Juventus con uno già inventato ma pur sempre privo di Zanetti, Sissoko, Camoranesi e Marchionni: qualititativamente il meglio del reparto.
Sempre più incidenti. E sempre più gravi. L’elenco è interminabile e va continuamente aggiornato: a più di due mesi e mezzo dal termine del campionato, per molti la prognosi parla implacabilmente di stagione finita. Ultimi ordini di tempo il napoletano Maggio e l’atalantino Ferreira Pinto. La Juventus ha raggiunto a inizio stagione l’incredibile numero di 54 infortuni , 43 muscolari e 11 traumatici: solo 8 giocatori dei 26 della rosa risultano al momento imbattuti.
Nemmeno all’estero tornano i conti, anche se non in queste proporzioni. Nell’ultimo fine settimana è saltato il capitano del Barcellona, Puyol, forse quello del Manchester, Rio Ferdinand. Il Bayern, che ha la qualificazione in tasca, deve rinunciare a gente come Tony e Ribery mentre l’Arsenal, se si parla di stelle di prima grandezza, deve fare a meno da mesi di Fabregas e Adbayor, cioè due dei suoi giocatori più forti.
Al di là delle consuete querelles tra allenatori e medici sociali, sotto accusa in particolare sono i sistemi di preparazione e la densità del calendario. Con la prima delle due spiegazioni in realtà riconducibile alla seconda, perchè è evidente che più si gioca e più aumentano i fattori di rischio. Su di un punto soltanto sarebbero tutti d’accordo, allenatori, preparatori e medici: se non è possibile decongestionare il calendario, perchè si gioca e più si introita, andrebbe almeno salvata una preparazione estiva vecchia maniera. Con carichi di lavoro progressivi, e soprattutto amichevoli diluite nel tempo e di crescente intensità. Ma nemmeno da quest’orecchio le società riescono a sentire. Sicchè gli stessi dirigenti che imputano ai troppi infortuni i fallimenti di stagione, hanno già programamto un’altra estate a imamgine e somiglianza delle precedenti. La Supercoppa Italiana si giocherà a Pechino, sabato 8 agosto. Due settimane prima, a New York o ad Atlanta, andrà in scena il primo Inter-Milan americano della storia. Per poi, verso Natale, dar la colpa della consueta morìa ad una preparazione scriteriata perchp schiava del business.