www.repubblica.it 7/3/2009, 7 marzo 2009
VENIVANO
montati per spostarsi sulle lunghe distanze e il loro latte era usato nell’alimentazione quotidiana: i primi cavalli vennero addomesticati dall’uomo 5.500 anni fa, almeno 1.000 prima di quanto si pensasse. La prova si deve ad un gruppo di archeologi e scienziati dell’Università di Exeter in Gran Bretagna e di Bristol, che su Science ricostruiscono le origini dei cavalli "da stalla" facendoli risalire alla cultura Botai, in Kazakistan.
Le steppe dell’Asia centrale dovevano essere popolate già nel quarto millennio avanti Cristo da numerosi cavalli allo stato brado. E’ da questi animali selvatici, venuti in contatto con le tribù locali, che avremmo ereditato purosangue e puledrini. Finora l’origine del cavallo domestico era stata attribuita ad una data più recente, in concomitanza con la diffusione delle lingue indoeuropee e della pratica della guerra, nell’età del Bronzo (tra terzo e quarto millennio avanti Cristo). Ma a quanto pare i cavalli nelle stalle ci entrarono molto prima in Kazakistan e solo dopo, con un ritardo di 2000 anni, arrivarono in Europa.
"Addomesticare i cavalli ha avuto un immenso impatto sociale ed economico, facendo progredire la comunicazione, i trasporti, la produzione di cibo e la guerra" spiega il primo autore dello studio, Alan Outram dell’università di Exeter. E retrodatare di 1.000 anni l’inizio di questo fenomeno "è significativo perché cambia la nostra comprensione di come queste società antiche si sono sviluppate", aggiunge.
Gli archeologi hanno studiato resti di ossa di cavalli risalenti a un arco di tempo compreso tra 5.100 e 5.700 anni fa e visto che queste somigliavano molto più al cavallo domestico dell’Età del Bronzo che non al cavallo selvatico del Paleolitico. Microtraumi riscontrabili sulle ossa del cranio provano che già 5500 anni fa quei cavalli venivano imbrigliati e dunque erano domestici. In un altro esperimento, gli archeologi hanno provato la presenza di tracce di grassi di latte di giumenta nel vasellame di quelle tribù del Kazakistan, dove ancora oggi si consuma il latte di giumenta e di asina. Prove certe, sostengono, che i cavalli furono addomesticati prima del previsto e che solo successivamente l’arte di addomesticare i cavalli fu diffusa in Europa.