Gianandrea Gaiani, Panorama, 12 marzo 2009, 12 marzo 2009
L’Italia potenzia la sua forza aerea in Afghanistan. Mentre l’anticipo delle elezioni da agosto ad aprile che vuole il presidente Hamid Karzai metterebbe in forse l’invio del rinforzo terrestre di 250 soldati per garantire la sicurezza del voto, è quasi certo che nel paese dei talebani arriveranno nuovi elicotteri da affiancare ai sei Mangusta da combattimento, ai tre Ch-47 da trasporto e ai tre Ab-212 multiruolo già con base nell’aeroporto di Herat
L’Italia potenzia la sua forza aerea in Afghanistan. Mentre l’anticipo delle elezioni da agosto ad aprile che vuole il presidente Hamid Karzai metterebbe in forse l’invio del rinforzo terrestre di 250 soldati per garantire la sicurezza del voto, è quasi certo che nel paese dei talebani arriveranno nuovi elicotteri da affiancare ai sei Mangusta da combattimento, ai tre Ch-47 da trasporto e ai tre Ab-212 multiruolo già con base nell’aeroporto di Herat. Secondo indiscrezioni entro maggio dovrebbero raggiungere l’Afghanistan occidentale tre elicotteri multiruolo Ab-412 da schierare nella provincia calda di Farah infestata da talebani e milizie di narcotrafficanti, dove in primavera verrà completato lo schieramento di un battaglione con oltre 400 paracadutisti della Folgore. La flotta elicotteristica italiana in Afghanistan è seconda solo a quelle americana e britannica.