Giulia Cerasoli, Chi, 11 marzo 2009, 11 marzo 2009
Faccia a faccia tra Paola Perego, conduttrice della Fattoria, e Mara Venier, inviata speciale a Paraty, in Brasile, per il reality agreste
Faccia a faccia tra Paola Perego, conduttrice della Fattoria, e Mara Venier, inviata speciale a Paraty, in Brasile, per il reality agreste. Paola è figlia di un falegname e di una casalinga di Brugherio, Mara di un ferroviere e di una sartina di Mestre. La vostra fattoria l’avete già sperimentata? P. P. «Direi di sì. A casa non ci mancava il pane, ma non vivevamo negli agi. Io e mia sorella dormivamo in salotto, sul divano. Non era davvero la suite dell’Hilton». M. V. «Non avevo mai una lira. Ho sempre faticato nella vita. E, giovanissima, con una figlia piccola, mi sono messa a vendere vestiti usati a Campo de’ Fiori». Ora che siete regine della tv, non vi prende mai la paura di rimanere senza denaro? M. V. «Adesso non ho problemi, grazie a Dio. Ma ho sempre vissuto con poco. Semmai mi preoccupo per la salute». P. P. «Purtroppo ho le mani bucate. Ho sofferto tanto per la mancanza di soldi, che ora spendo troppo. Potrei restare senza denaro senza accorgermene nemmeno». Cosa compra? P. P. «Scarpe e borse. Perché faccio prima. E poi adoro fare la spesa al supermercato. Ma sono pericolosa: arrivo a portarmi a casa quattro carrelli pieni». M. V. «Io sono una perfetta donna di casa. Da quando mi sono risposata, poi, ho riscoperto il gusto della spesa al mercato, della scelta delle verdure, della frutta e della carne migliore da cucinare per la sera». Scusate la domanda: ma quando è stata l’ultima volta che avete passato uno straccio sui pavimenti? P. P. «Dopo Natale. Sono tornata dalle vacanze e non ho trovato nessuno ad aiutarmi. Ho rifatto i letti, messo a posto, spolverato e, naturalmente, lavato per terra». M. V. «Stamattina. Sto riorganizzando la casa di Campo de’ Fiori. Ho pulito i vetri e passato lo straccio. Che problema c’è? Prima ho fatto le pulizie e poi sono andata da Roberto D’Antonio (hair stylist delle dive, ndr). Anche lavare i piatti mi piace, ma senza guanti e con l’acqua bollente… detesto la lavastoviglie». P. P. «Io, invece, la amo. Ci metto il brillantante e l’anticalcare. Adoro il profumo del pulito e tutto ciò che ha i bottoni. Sabato e domenica mi concedo anche tre o quattro lavatrici. Metto il Napisan, il detersivo speciale per i neri e per i colorati e quel fantastico foglio che cattura il colore per non macchiare il bucato. Ma la mia specialità è tenere in ordine gli armadi: non permetto a nessuno di cambiare l’ordine dei pullover». Donne in carriera con la sindrome della casalinga? P. P. «Io soltanto nel weekend, attenzione! Lavo a mano i capi di seta, ma non cucino mai e, se guardo una pianta, muore all’istante». M. V. «Faccio la spesa ogni giorno con grande passione. Ho sposato un miliardario, ma sono una casalinga, non ho più nemmeno la donna fissa… anzi, volete la verità? Scappo in Brasile due mesi per non cucinare: forse riuscirò a dimagrire…». L’ultima volta che siete scese a buttare la spazzatura? P. P. «La butto tutti i weekend. Non posso mica tenermela in casa!». M. V. «Stamattina, dopo aver pulito l’appartamento. E prima di essermi fatta la manicure».