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 2009  marzo 04 Mercoledì calendario

ILLY SI PREPARA ALL’ESTATE. IN LATTINA


Il gruppo produttore di caffè continua a diversificare dopo il primo accordo con Campari


Pronti al lancio del prodotto nato dalla jv con Coca-Cola

L’appuntamento è per la fine della primavera. L’arsura estiva potrà infatti essere combattuta con una nuova bevanda, griffata Illy, di cui si sta programmando il lancio in grande stile come già anticipato da ItaliaOggi: il caffè in lattina, ovvero un cappuccino freddo da bere come una bibita. Tutto è pronto, spiega ora Andrea Illy, amministratore delegato del gruppo: prodotto, packaging, assistenza ai punti-vendita.

«Siamo consapevoli della difficoltà di imporre un prodotto che modifica il tradizionale modo di assumere una bevanda tanto popolare come il caffè», ha detto Illy durante una lectio magistralis all’università di Parma. «Inizialmente potrebbe esserci un rifiuto dell’idea da parte dei consumatori. Siamo però convinti che assaggiandolo cambieranno atteggiamento. La lattina ha infatti lo stesso gusto del caffè freddo preparato nei bar in estate. Piacerà perché è buona».

L’ingresso del gruppo Illy nel settore delle bevande nasce da una joint venture con Coca Cola, impegnata nella distribuzione con la sua capillare rete di vendita. Non solo. Il prodotto si troverà anche nei dispenser che propongono le bibite dell’azienda americana.

Il disegno della lattina è stato creato sotto la supervisione Illy e saranno tre i gusti proposti: caffè, latte macchiato, cappuccino. L’accordo con Coca Cola risale a metà 2008 ma ci sono voluti sei mesi per affinare il prodotto ed effettuare i test di mercato. La maggiore concorrenza è prevista negli Stati Uniti, dove Starbucks vende in lattina il Frappuccino. Ma Andrea Illy assicura: «nel nostro prodotto c’è davvero il gusto del caffè tipicamente italiano». In Italia esistono solo prodotti locali di questo tipo, tra cui Brasiliana, caffè freddo realizzato da Acqua Calabria e distribuito in quella regione.

L’obiettivo è anche intercettare, e convertire al caffè-lungo, un nuovo target di consumatori, i cosiddetti linker people, i giovani tra i 18 e i 25 anni che vanno in giro con l’ipod nelle orecchie e internet nel taschino, sempre pronti a nuove sperimentazioni, soprattutto se very fast, come si promette di essere appunto questa bevanda stappa-e-bevi.

Del resto la diversificazione del gruppo ha fatto un passo avanti anche attraverso un accordo con Campari, che ha fatto nascere Illycuore, un liquore di caffè. La proprietà del marchio è Illy ma la produzione e la distribuzione è Campari.

Inoltre il gruppo ha acquisito il 50% del capitale di Itaca, società con sede ad Arluno (Milano) che progetta e produce sistemi a capsule per caffè espresso destinate al settore uffici. Annunciata infine l’apertura di una cinquantina di bar e punti-vendita con l’insegna Illy e il rafforzamento dell’ «università del caffè», lo scorso anno «frequentata» da 2.500 produttori e 3.500 esercenti e consumatori.

Ogni giorno vengono consumate in Italia 6 milioni di tazzine di caffè Illy, il fatturato del gruoppo sfiora i 300 milioni di euro.