B. Ce. Il sole 24 ore 4/3/2009, 4 marzo 2009
IPHONE E IPOD VIETATI IN CASA GATES
tempo di nuove sfide in casa Microsoft, sia a livello aziendale, sia a livello familiare. Il colosso di Redmond infatti sta testando Kumo, la nuova versione di Live Search (la ricerca online) per competere e sottrarre quote di mercato a Google e Yahoo!. Al tempo stesso Bill Gates ha scherzosamente "dichiarato guerra" alla concorrente Apple, vietando ai figli l’utilizzo di iPod e iPhone, prodotti dell’azienda fondata da Steve Jobs. Questa curiosità è stata rivelata da Melinda, la moglie del fondatore di Microsoft, in un intervista al magazine «Vogue» ricordando che «a casa nostra ci sono veramente poche cose sulla lista nera, ma l’iPod e l’iPhone sono due cose che non compriamo per i nostri figli». Parole che immediatamente sono state riprese da tutti i blog specializzati in informatica dove i navigatori si sono divertiti a immaginare Jennifer Gates, 13 anni, Rory, 10, e Phoebe, 7, costretti dai genitori a usare solo telefoni con installato il sistema operativo Windows mobile, e ad ascoltare le loro canzoni preferite con Zune (la versione Microsoft di iTunes). Nell’intervista, dedicata in larga parte ai progetti umanitari della Fondazione Gates, Melinda ha comunque ammesso di non essere completamente immune dal fascino del telefono Apple. «Ogni tanto – ha raccontato – guardo i miei amici e dico che non mi dispiacerebbe avere un iPhone». La famiglia Gates vive in una mega villa con vista sul lago Washington, dotata di tutti i possibili e immaginabili comfort tecnologici, sì proprio tutti, basta – chiaramente – che non siano Apple.
Tornando alle cose serie, Kumo – che in giapponese significa nuvola e spider – sarebbe in fase di prova all’interno del gruppo». quanto si legge in un memo redatto dal capo-ricerche Satya Nadella e finito sulla piattaforma di microblogging Twitter. «Crediamo – si legge sul memo – di poter fornire un servizio migliore e maggiormente usabile, che possa aiutare non solo nelle ricerche ma anche a compiere altre azioni».