Alberto Arbasino, la stampa 05/03/2009, 5 marzo 2009
LETTERE
Rinunciare alla minestrina
Ripensando alle penitenze, ai sacrifici, ai fioretti, ritorna in mente una lontana infanzia molto più rigorosa e pedante di ogni anziano volemose bene. Si chiedeva ai «grandi», infatti, a che santo o santa fa più piacere se non si mangiano le ciliegie. E se a noi piccini faceva più piacere se uno zio o una zia rinunciava alle pesche o alle carote. «Finitela, cretini. E’ per fare un piacere alla Madonna». «Anche a Gesù?». «Non vi si può proprio parlare». «Ma fa più piacere se si rinuncia alle fragoline, alle fragolone, o alle rape?». «Basta». «Va bene. Allora stasera rinunciamo a quella minestrina che ci piace tanto. Speriamo che qualche santo sarà contento. O bisognerà che la nonna si inginocchi sui sassolini?».
ALBERTO ARBASINO