Andrea Giacobino, Finanza e Mercati 4/3/2009, 4 marzo 2009
Una fiche da 4,3 milioni sulle biotecnologie di Molmed, un nuovo business nell’immobiliare ma, soprattutto, 5 milioni puntati da qui ai prossimi cinque anni sulla Sator di Matteo Arpe
Una fiche da 4,3 milioni sulle biotecnologie di Molmed, un nuovo business nell’immobiliare ma, soprattutto, 5 milioni puntati da qui ai prossimi cinque anni sulla Sator di Matteo Arpe. Il ventunenne Luigi Berlusconi, figlio del Cavaliere e di Veronica Lario, tramite la sua Holding Quattordicesima che detiene il 21,41% di Fininvest, prova a smarcarsi da babbo Silvio che è invece molto vicino a Cesare Geronzi, presidente di Mediobanca, il quale tuttora non vede di buon occhio l’ex ad di Capitalia e la sua investment company che ha appena rilevato Banca Profilo. Famiglia Berlusconi Erano peraltro già circolate voci che Berlusconi jr potesse persino chiedere di essere «liquidato» da papà per poter entrare in Sator con un ruolo operativo dopo avervi svolto lo scorso anno un breve stage. Holding Quattordicesima vede un capitale di 1.040.000 euro ripartito in quote eguali fra i tre figli di Veronica, Barbara, Eleonora e lo stesso Luigi. Il bilancio chiuso lo scorso 30 settembre ha visto i soci approvare lo scorso 23 gennaio una minima distribuzione di dividendi, mentre l’anno scorso i figli della ex signora Lario erano rimasti a bocca asciutta: così a fronte di utili saliti a 55,01 milioni dai 49,6 dell’esercizio precedente, agli azionisti sono andati 4,2 milioni mentre i restanti 50,8 milioni sono finiti a riserva straordinaria. Le immobilizzazioni finanziarie sono salite da 53,7 a 95,3 milioni: mentre è rimasta invariata (39,2 milioni) la quota Fininvest, sono state rilevati 2 milioni di Molmed ad un prezzo di 2,15 euro cadauno. C’è da osservare che Silvio Berlusconi è già presente nella società biotech direttamente tramite Fininvest con il 16,37% e un altro 8,1% è del socio in Mediolanum, Ennio Doris, detenuto tramite H-Equity Sarl Sicar. famiglia berlusconi «Nel corso dell’esercizio - spiega la relazione - si sono cercate forme di investimento a basso rischio per la liquidità disponibile». A fine 2007 si situa così la costituzione della B.e.l. Immobiliare, finanziata dalla holding per 37,1 milioni: il fido infruttifero, spiega la relazione sulla gestione, è stato impiegato per acquistare un immobile prestigioso sito nella centralissima via milanese Santa Margherita, totalmente affittato. «La società si è impegnata nel dicembre 2008 - spiega ancora la relazione - a sottoscrivere una quota del fondo di private equiy Sator di diritto inglese per un importo di 5 milioni. Il fondo avrà durata massima di 12 anni e investirà con quote rilevanti in società Pmi da sviluppare, principalmente operanti nel settore finanziario, per assicurare in modo significativo un aumento di valore». Matteo Arpe L’investimento dei tre figli di Veronica nella Sator di Arpe «verrà effettuato in un periodo massimo di 5 anni» e le commissioni «non saranno superiori al 2% circa degli investimenti». Nella holding le disponibilità liquide sono salite da 96,8 a 111,5 milioni e sono depositate in un conto presso il Monte Paschi Siena, «banca rossa» per eccellenza ma la cui Fondazione è anch’essa azionista di Sator. Con un patrimonio netto salito da 151 a 206 milioni, la Holding Quattordicesima vede il suo conto economico beneficiato dai dividendi provenienti da Fininvest lievitati a 53,4 milioni dai 49 dell’esercizio precedente.