Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  marzo 04 Mercoledì calendario

 spesso difficile risalire all´origine di uno sport, ma è fuori discussione che il cricket arrivò in India dall´Inghilterra (anche se forse non nacque lì), e in due modi diversi

 spesso difficile risalire all´origine di uno sport, ma è fuori discussione che il cricket arrivò in India dall´Inghilterra (anche se forse non nacque lì), e in due modi diversi. I soldati e gli ufficiali imperiali britannici lo importarono nella prima metà del XVIII secolo, quando la Compagnia delle Indie Orientali controllava vaste aree dell´India, e in seguito altrettanto fecero dalla fine del XIX secolo in poi gli indiani delle classi più agiate che in Gran Bretagna avevano frequentato le migliori scuole e università. Colui che è considerato il più grande giocatore di cricket al mondo potrebbe essere proprio uno di questi indiani di classe molto agiata: il marajà Jam Sahib of Nawanagar, detto K. S. Ranjitsinhi. Era un principe che studiò a Cambridge e fu uno dei primi indiani a giocare per l´Inghilterra. Si dice che avesse uno stile unico alla battuta: colpiva la palla in modo particolare, con un colpo meglio noto come "sguardo sinistro", inviandola in una direzione verso la quale nessun battitore era mai riuscito a spedirla. Il trofeo Ranji, creato nel 1934 in suo onore, è tuttora il premio più ambito di un torneo che si gioca tra gli Stati e le città indiane. Malgrado le sue origini, tuttavia, il cricket non è rimasto uno sport esclusivo delle classi più agiate ed è diventato lo sport nazionale dell´India, giocato con grande predisposizione ed esperienza e seguito con smisurata passione. Il Board of Control of Cricket in India è una delle più ricche organizzazioni di cricket al mondo. La forte passione per il cricket è tuttavia all´origine di problemi: le squadre che perdono rischiano sempre un duro rientro a casa e i capitani spesso hanno dovuto assumere delle guardie del corpo. Le partite contro la squadra pachistana sono seguite con un´eccitazione particolare, a causa delle tensioni esistenti tra i due Paesi: le vittorie sono celebrate da grandiosi festeggiamenti, mentre le sconfitte scatenano un plateale cordoglio generale. Dopo l´attentato di ieri, tuttavia, le partite tra Pakistan e India - per la precisione tra i pachistani e qualsiasi altra squadra - saranno alquanto inverosimili, almeno per qualche tempo. L´ex capitano della squadra pachistana, Wasim Akram, ha detto che il Pakistan può anche dimenticarsi di poter ospitare nel 2011 la Coppa del Mondo di Cricket con l´India. «Come pensate che le squadre straniere si sentano di venire a giocare in Pakistan? Eravamo orgogliosi di ospitare la Coppa del Mondo, ma quanto è successo avrà le sue ripercussioni ed è molto triste per il Pakistan».