varie, 4 marzo 2009
Angelo Peirè, 76 anni. Genovese, scaricatore di porto in pensione, omosessuale, «capelli bianchi sempre in ordine, cordiale e giovanile», invischiato in un giro di ricettazione di gioielli e generi alimentari, viveva da vent’anni nello stesso quartiere del centro, dove tutti lo conoscevano, e casa sua era «un continuo via vai, specie di notte»
Angelo Peirè, 76 anni. Genovese, scaricatore di porto in pensione, omosessuale, «capelli bianchi sempre in ordine, cordiale e giovanile», invischiato in un giro di ricettazione di gioielli e generi alimentari, viveva da vent’anni nello stesso quartiere del centro, dove tutti lo conoscevano, e casa sua era «un continuo via vai, specie di notte». Giorni fa, indosso il pigiama, ricevette in casa qualcuno che d’un tratto gli spaccò un soprammobile sulla faccia e sul cranio, poi frugò in tutta casa in cerca di soldi, e infine scappò via. Il cadavere, mezzo putrefatto, scoperto lunedì 2 febbraio, per via dell’odore nauseabondo, in una casa in via del Campo 13 nel centro storico Genova.