Wall Street Journal, 3 marzo 2009, 3 marzo 2009
Nel percorso di consolidamento dell’industria mondiale dell’auto il secondo movimento importante, dopo l’intesa tra Fiat e Chrysler, sarà probabilmente quello di Geely, gruppo cinese che fattura 18 miliardi di dollari all’anno e che la prossima settimana farà la sua offerta a Ford per comprare Volvo, che di miliardi di dollari ne fattura 34, quasi il doppio
Nel percorso di consolidamento dell’industria mondiale dell’auto il secondo movimento importante, dopo l’intesa tra Fiat e Chrysler, sarà probabilmente quello di Geely, gruppo cinese che fattura 18 miliardi di dollari all’anno e che la prossima settimana farà la sua offerta a Ford per comprare Volvo, che di miliardi di dollari ne fattura 34, quasi il doppio. Ci sono almeno altri tre pretendenti per Volvo, oltre a Geely c’è un altro gruppo cinese che vuole acquisire la casa svedese. L’operazione però è controversa. Gli analisti, in Europa e in Cina, pensano che Geely rischi troppo nel volere entrare in un gruppo europeo in crisi senza conoscere a fondo il mercato che deve andare ad affrontare. Quando le aziende cinesi hanno fatto acquisizioni di gruppi stranieri hanno sempre puntato su mercati più semplici, come quelli delle materie prime, in pochissimi casi hanno avuto il coraggio di investire sull’industria manifatturiera.