varie, 3 marzo 2009
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Furler Sia
• Adelaide (Australia) 18 dicembre 1975. Cantante • «La principessa del pop Christina Aguilera ha comprato i biglietti per un suo concerto e poi le ha chiesto di lavorare al suo [...] album (’’Voglio entrare nel tuo mondo’, mi ha detto”). Prince e Kanye West l0hanno eletta la loro cantante preferita. Nemmeno il sexy fenomeno Katy Perry ha saputo resistere al fascino di Sia Furler. ”Sono fortunata, ogni volta che un superfamoso parla di me vendo migliaia di album” [...] è andata in Inghilterra nel 2001 per una vacanza e non è più tornata [...] la sua musica nasce dal dolore: ”[...] volevo attraversare l’Europa con il mio fidanzato. Che è morto il giorno del suo compleanno a Londra, investito da un taxi, mentre io mi trovavo in Thailandia. In Inghilterra sono andata lo stesso, ma ho passato i primi tre mesi come se fossi in un’altra dimensione. Bevevo... Poi un mio amico mi ha chiesto di unirmi a una band”. All’inizio era solo la voce dei sogni elettronici degli Zero 7 (’Guadagnavo bene ma ero un’impiegata”). Poi i primi album da solista, autobiografici: ”Mi sono serviti per lenire il dolore”. Con [...] Some People Have Real Problems ha colpito il bersaglio [...] ha già conquistato America e Gran Bretagna con il suo pop surreale fatto di struggenti ballate e accompagnato da testi sulla perdita dell’amore. Con qualche divagazione, come la vecchia canzone dedicata al suo analista (’Mi piacerebbe invadere i sogni di uno psicoterapeuta...”). Sul palco indossa cappelli e costumi bizzarri. E nei suoi video non mette freni alla fantasia, anche a costo di imbruttirsi, come in Buttons – fra i più cliccati su YouTube – in cui deforma il suo viso con calze trasparenti e sacchetti di plastica. ”Non mi interessano le pose sexy, non sono una bambolona che rigurgita i progetti degli uomini grassi chiusi negli studi di registrazione. E poi [...] non ho il physique du rôle [...] Ho capito che stavo andando forte quando David Letterman mi ha invitata al suo show. Da piccola lo guardavo sempre prima di andare a dormire. Immaginavo di essere intervistata da lui. La realtà è stata diversa dai miei sogni: ha stretto la mia mano e mi ha abbracciato. Fine. Però quel breve incontro è riuscito a soddisfare il mio ego e il mio desiderio infantile”» (Sandra Cesarale, ”Corriere della Sera” 1/3/2009).