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 2009  marzo 03 Martedì calendario

VALERIYA

(Alla Yurievna Perfilova) Atkarsk (Russia) 17 aprile 1968. Cantante • «[...] ha venduto più di cento milioni di dischi e in Russia è l’assoluta star musicale. Non c’è settimanale o mensile russo - comprese le edizioni locali di ”Elle” e ”Billboard” - che non se la contenda in copertina, e milioni di donne hanno trepidato per le sue vicende professionali, ma soprattutto per quelle personali: il terribile divorzio da un marito manager che la sottoponeva a ogni tipo di violenze, la fuga con i tre bambini, la scomparsa improvvisa dal palcoscenico, fino al grande ritorno. [...] Dal suo lussuosissimo sito (www.valeriya.co.uk) si propone come una cantante piena di glamour, osé al punto giusto, non di più. per questo che ogni volta che la chiamano la ”Madonna russa” lei, molto gentilmente, si oppone. ” una grande professionista, ma non è la mia cantante preferita. Non abbiamo niente in comune” dice. Tra le due signore c’è anche una differenza fondamentale: la voce. Quella di Valeriya è di grande bellezza, luminosa, potente, dai toni altissimi. Quando, durante il breve concerto […] al Midem di Cannes, è arrivato l’inevitabile momento dell’omaggio alla Francia attraverso Edith Piaf, lei ha inchiodato il pubblico con una incredibile versione di ”Padam Padam”. Magra, biondissima (non naturale), un viso liscio senza traccia di correzioni, spigliata nel raccontarsi, Valeriya [..] sembra passionale e dolce, decisa e remissiva allo stesso tempo.  affiancata da un signore d’aspetto minaccioso, taglia XL e cranio liscio come un proiettile. Si chiama Iosif Prigozhin, è un manager famoso in Russia, nonché l’uomo al quale la cantante deve il ritorno in scena dopo il tragico divorzio. Prigozhin è andato a cercarla fino ad Atkarsk, la città natale sulle rive del Volga nella quale nel 2001 si era rifugiata con i tre bambini dopo che il marito-manager l’aveva usata come una bambola, spremuta come un limone e gettata via senza un soldo. ”Con lui non avevo neanche un contratto” ricorda Valeriya con la voce che ancora trema. ”Scriveva le canzoni, decideva tutto, mi imponeva violenze fisiche e psicologiche”. Prigozhin l’ha aiutata a uscire dall’incubo, l’ha convinta a tornare in scena e l’ha anche sposata. Oggi Valeriya ha un profumo, una linea di gioielli e un lussuoso negozio moscovita a suo nome. In Russia c’è chi sostiene che possa permettersi tutto perché Putin è nella lista dei suoi ammiratori. […] La mia storia personale ha aiutato milioni di donne in Russia. Nessuno poteva immaginare che una tragedia simile potesse accadere proprio a me. Tutti mi pensavano spensierata, indistruttibile, privilegiata” [...]» (Laura Putti, ”la Repubblica” 3/3/2009).